Firenze, la nuova truffa dei falsi verbali: come riconoscere le multe finte e difendersi
Nelle strade di Campo di Marte spuntano verbali contraffatti con QRcode per pagare via PayPal: ecco gli errori che smascherano la frode e le istruzioni del Comune di Firenze per non cadere nella trappola.
FIRENZE Un foglio lasciato sotto il tergicristallo, la scritta “Polizia Municipale”, un QR code che invita al pagamento immediato. È la nuova trappola che in queste settimane sta colpendo automobilisti a Firenze, soprattutto nella zona di Campo di Marte. Non è una multa vera, ma un documento contraffatto, costruito con cura per assomigliare a un verbale autentico. E abbastanza ingannevole da convincere chi, preso dalla fretta, decide di pagare senza verificare. Il finto verbale riporta l’intestazione della Polizia Municipale e un QR code che rimanda a un sito dall’aspetto ufficiale. Ma dietro non c’è PagoPA, il sistema certificato usato da tutti i Comuni, bensì canali non tracciabili come PayPal o carte di credito. Palazzo Vecchio ha confermato: si tratta di documenti totalmente privi di validità legale, prodotti con l’unico scopo di estorcere denaro.
I dettagli che smascherano l’inganno
Chi riceve una multa non si ferma a leggere ogni riga. Eppure, proprio i particolari tradiscono il falso. L’intestazione corretta è “Corpo polizia municipale Comune di Firenze”, senza giglio: se compare lo stemma, il verbale è sospetto. Il numero della targa e l’importo della sanzione nei documenti falsi hanno caratteri più grandi rispetto agli originali. Anche la sintassi è diversa: schematica, povera, con errori di battitura come “dispozitivo”. Cambia anche la tempistica. Nel documento taroccato si parla di 15 giorni per il pagamento ridotto, quando la legge ne prevede solo 5. Ma il segnale più evidente è il QR code: quello autentico apre sempre PagoPA, anche tramite l’app IO; quello falso porta a una pagina che imita grossolanamente l’interfaccia dei portali istituzionali, proponendo due metodi di pagamento non previsti.
La strategia della paura
La frode gioca sull’urgenza. Trovare un verbale sul parabrezza genera ansia: la voglia di chiudere subito la questione porta a non leggere con attenzione. È lì che i truffatori colpiscono. Il Comune invita a diffidare e a non pagare mai se il QR code non rimanda a PagoPA. In caso di dubbi, la strada corretta è contattare la Polizia Municipale. Le segnalazioni sono in aumento e le forze dell’ordine stanno verificando se dietro ci sia un gruppo organizzato o singoli episodi.
Un fenomeno che sfrutta l’insicurezza diffusa
La truffa dei falsi verbali si inserisce in una serie di raggiri che sfruttano la fiducia verso le istituzioni e la paura delle sanzioni. È un inganno di quartiere, ma insidioso, perché tocca un’esperienza quotidiana che riguarda tutti: la multa per divieto di sosta. Informazione e attenzione restano le armi più efficaci per difendersi.