Firenze, Fiesole: dopo oltre 70 anni salta la festa dell’Unità
Ma per il partito metropolitano non ci sono problemi, solo mancanza di volontari
FIESOLE. Senza segretario né Festa dell’Unità, cosa sta accadendo al Partito Democratico di Fiesole? Niente, solo una coincidenza di situazioni, non «ci sono problemi politici» sottolinea la segretaria metropolitana Pd Monica Marini spiegando la mancanza, ancora dopo alcuni mesi, di un segretario. Dopo le dimissioni di Cosimo Latini da segretario avvenute nell’autunno scorso, «si è tenuto un congresso straordinario – spiega Marini – usufruendo della “finestra” che il Pd regionale aveva offerto per chi ne aveva bisogno. Il Pd di Fiesole aveva individuato una nuova segretaria, una donna, ma nei primi mesi di quest’anno ha deciso di dimettersi per motivi personali. Non c’è alcun problema politico. Il Pd è in maggioranza con la vittoria della sindaca».
A guidare il Pd fiesolano è un coordinamento per arrivare al congresso che potrebbe tenersi tra la fine dell’anno o l’inizio del 2026. Oltre al segretario sembra difficile trovare anche i volontari per gestire la Festa dell’Unità.
Dopo una tradizione durata oltre 70 anni, la Festa non ci sarà. Una scelta, si legge in una nota firmata da Pd Fiesole, Casa del Popolo di Fiesole, Teatro Solare, Fiesole Calcio, PVM Volley Fiesole, «per sgomberare il campo da dubbi, diciamo che non c’è nessuna motivazione politica, la nuova Amministrazione ha manifestato sostegno e disponibilità, verso la festa come verso tutto il tessuto associativo».
Le motivazioni sono diverse: i tempi stretti e la mancanza di volontari, «dobbiamo fare i conti coi tempi, questa è la prima riflessione che vogliamo condividere – si legge nella nota – Il mondo del volontariato vive oggi il suo momento più basso, la partecipazione e il senso di appartenenza vengono meno in ogni settore. Scarseggia per intere generazioni, specialmente quelle giovani, la risorsa più preziosa per tenerlo in vita: il tempo a disposizione. Viviamo sempre più soli e solitari, disabituati a costruire esperienze collettive, le strutture di riferimento sono in crisi, la politica non attrae, siamo numeri nel grande fatturato della rabbia, che conviene sempre a chi la provoca: porta denaro e consensi. Se la nostra festa quest’anno non si svolge, come diremo più avanti, è soprattutto per questioni logistiche locali, ma sarebbe un errore sottovalutare questo grande tema che attraversa l’intera società e che resta il reale nodo da sciogliere per la Politica, quella vera, che, come nel caso della festa, trascende il semplice ambito partitico».
Se questa Festa “non s’ha da fare” se ne può però parlare, è l’invito che rivolge il Pd che organizza per venerdì 27 giugno alle 18.30 alla Casa del Popolo di Fiesole un incontro per «costruire insieme e tornare nel 2026 ad organizzare la più bella Festa de l’Unità mai realizzata».
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