Firenze, blitz dei lavoratori dell’ex Gkn: occupata Santa Maria Novella
Si sono staccati dalla sfilata dei sindacati. Bloccati al Duomo
FIRENZE. Si sono staccati dal corteo indetto dai sindacati per lo sciopero generale e hanno occupato simbolicamente la chiesa di Santa Maria Novella. Così stamani i lavoratori della ex Gkn hanno deciso di attirare l’attenzione sulla loro difficile situazione.
A mettere a segno il blitz nella basilica è stata una cinquantina di operai. Poi ne hanno tentato un altro cercando di accedere in Duomo. All’ingresso di Santa Maria Novella sono stati fermati dagli agenti della digos, che si sono schierati all’ingresso. I più, dopo qualche urlo e qualche spintone, si sono decisi a lasciar perdere. Un gruppetto però è riuscito a entrare. Una volta all’interno hanno esposto lo striscione con la scritta “Insorgiamo”, poi se ne sono andati prima dell’intervento della polizia. Poi hanno tentato di replicare in Duomo. Anche in questo caso a impedire il blitz sono intervenuti gli agenti della digos, che hanno fatto scudo dando tempo al personale dell’Opera di chiudere gli ingressi. «Durante la manifestazione, abbiamo scelto di fare una colorita e rispettosa passeggiata per Firenze» ha scritto su Facebook Alessandro Tapinassi, uno dei componenti del Collettivo di Fabbrica. Che poi ha aggiunto: «Ci sarebbe piaciuto rivedere il cardinale Betori, che dopo la passerella a suo tempo in Gkn ,non si era più fatto rivedere».
Ma quello dei lavoratori della ex Gkn non è stato l’unico blitz in Duomo di oggi. Circa due ore dopo, intorno alle 14,30, alcune decine tra studenti e lavoratori che aderiscono al sindacato Sì Cobas di Firenze e Prato hanno bloccato l'ingresso della cupola del Brunelleschi. Il blitz è durato circa mezz'ora. Lo stop all'ingresso dei turisti, spiegano gli organizzatori, è stato fatto in sostegno del popolo palestinese. «Non si può ammirare la bellezza – questo lo slogan scandito – mentre è in corso un genocidio». I militanti pro Palestina si sono limitati a bloccare l’ingresso alla cupola ma l’Opera del Duomo, in via precauzionale, ha deciso di chiudere temporaneamente tutti gli accessi, per evitare che la protesta potesse proseguire anche all’interno. Il blocco, è durato mezz’ora. I manifestanti si sono poi spostati con un corteo improvvisato, e non preavvisato alla questura, verso il vicino Mc Donald's di via Cavour bloccandone l’ingresso per alcuni minuti, azienda accusata dai militanti di essere «connivente con Israele». Stessa cosa è stata fatta per il Mc Donald’s di piazza della Stazione. La protesta è stata sorvegliata a distanza dalle forze dell’ordine.
«Con questa iniziativa – spiega Luca Toscano dei Sì Cobas – denunciamo le complicità del governo italiano con i crimini contro l'umanità del governo Netanyahu. Da più di un mese, nella striscia di Gaza, la popolazione civile è bersaglio di bombardamenti indiscriminati che non hanno risparmiato ospedali, scuole, campi profughi, colonne di civili in fuga, ambulanze. Interi quartieri sono stati già rasi al suolo. Il blocco all'ingresso di aiuti umanitari e carburante sta portando ad una crisi umanitaria senza precedenti, sotto gli occhi di tutto il mondo. L'astensione dell'Italia all'Onu sulla mozione per un cessate il fuoco è una vergogna per il nostro paese».
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