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Sale operatorie ad alta tecnologia: nuovo padiglione a Torregalli

di Chiara Vignolini
Un momento dell'inaugurazione
Un momento dell'inaugurazione

Inaugurati dal presidente Giani gli spazi al San Giovanni di Dio: la sala operatoria ibrida sarà destinata prevalentemente agli interventi di chirurgia vascolare

30 agosto 2023
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SCANDICCI. Una sala operatoria ibrida multidisciplinare di ultima generazione, una con caratteristiche tecnologiche altrettanto elevate e una «recovery room» di recupero e osservazione post-operatoria con sei posti letto: sono queste le tre sale del nuovo blocco operatorio del padiglione Vespucci dell’ospedale San Giovanni di Dio.

Gli ambienti rinnovati sono stati inaugurati ieri mattina con la presenza del presidente della Regione Eugenio Giani, dell’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini, il direttore della Asl Toscana centro Paolo Morello, insieme al presidente della Terza Commissione Sanità Enrico Sostegni e ai sindaci di Scandicci, Lastra a Signa e Signa e al Presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni. «Sono stati abbattuti alcuni diaframmi architettonici per realizzare questa sala operatoria innovativa e garantire più spazio. In questo modo sarà possibile procedere con interventi integrati perché da un lato abbiamo la diagnostica, la tac fatta nell’immediato, ad esempio, e dall’altra l’intervento di emodinamica – continua il Presidente della Regione Eugenio Giani – Torregalli, in questo modo, diventa un centro integrato dove fare cose che sono davvero l’innovazione assoluta per quanto riguarda la chirurgia e la medicina».

La sala operatoria ibrida sarà destinata prevalentemente agli interventi di chirurgia vascolare mentre le due nuove sale saranno utilizzate a livello multidisciplinare e da tutti quegli interventi più complessi che prevedono l’impiego di equipe che necessitano del supporto di immagini intraoperatorie ad alta definizione. È il caso, ad esempio, di pazienti politraumatizzati, di quelli candidati a chirurgia spinale o di quelli da sottoporre a interventi di chirurgia generale e uro-ginecologici. «Si aumentano gli spazi operativi e quindi anche la capacità produttiva ma il miglioramento è anche qualitativo in quanto le sale così allestite consentono di fare interventi più complessi in maggior sicurezza – spiega Stefano Michelagnoli, direttore del Dipartimento delle Specialistiche Chirurgiche – La sala ibrida contiene macchinari ad alta tecnologia, un apparecchio angiografico di ultima generazione in grado di eseguire anche accertamenti Tac in corso di intervento e di consentire la navigazione virtuale all’interno delle arterie con tecnologia di imaging e ricostruzione virtuale tridimensionale, che sta diventando una necessità inderogabile per assicurare trattamenti chirurgici all’avanguardia».

Un blocco operatorio di ultima generazione che permette di procedere con interventi delicati, come il trattamento degli aneurismi complessi toracoaddominali, ma che vede anche la presenza di strumenti all’avanguardia volte a supportare l’attività chirurgica con apparecchiature radiofoniche come la angio-Tc e la Tc che durante gli interventi permettono la visualizzazione sui monitor in 3D e sono fondamentali nel trattare i pazienti in chirurgia d’urgenza. Durante l’inaugurazione del blocco operativo è stata espressa preoccupazione, da parte del presidente Eugenio Giani, per il taglio dei fondi di alcuni progetti del Pnrr e sulle possibili ripercussioni sulla sanità in Toscana: «A livello nazionale si registra un taglio del 30% per le Case della salute e per integrare quei finanziamenti si farà riferimento ai fondi legati all’articolo 20 – continua il presidente della Regione, Giani – Si tratta della modalità di finanziamento con cui, ad esempio, si procede per l’intervento volto al rifacimento del pronto soccorso dell’ospedale Torregalli oppure il padiglione H dell’ospedale di Empoli ma anche i nuovi ospedali di Borgo San Lorenzo e Livorno e quello di via Sardegna a Siena. Tutti questi interventi sono emergenze che continueremo a considerare tali».
 

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