Firenze: al via monitoraggio sulla vulnerabilità sismica degli edifici
Le ricerche riguarderanno immobili di interesse culturale come l'edificio del Museo Novecento e Villa Arrivabene, ma anche edifici sportivi come il Palazzetto Iti e il Velodromo
Un'analisi della vulnerabilità sismica degli edifici esistenti e delle possibili 'reazioni' a seconda dell'intensità del fenomeno per arrivare a definire le modalità di intervento in termini di miglioramento o adeguamento delle strutture. E' l'obiettivo degli accordi di ricerca tra Comune di Firenze e dipartimenti di Architettura e Ingegneria civile e ambientale dell'Università di Firenze che hanno avuto il via libera della giunta di Palazzo Vecchio su proposta dell'assessore ai lavori pubblici Titta Meucci.Oggetto dello studio, speiga una nota di Palazzo Vecchio, sarà la stima dell'intensità dell'input sismico per il quale l'edificio arriva ai diversi stati limite di possibile danno o collasso parziale o totale. Le ricerche riguarderanno immobili di interesse culturale come l'edificio del Museo Novecento e Villa Arrivabene, ma anche edifici sportivi come il Palazzetto Iti e il Velodromo, edifici scolastici come la scuola Ambrosoli e altri immobili come alcuni edifici Mercafir.Le attività di ricerca si articoleranno in varie fasi: dai rilievi tecnici per definire le caratteristiche strutturali dell'edificio, alla verifica statica per carichi verticali e all'individuazione dei meccanismi di collasso per la definizione dei possibili scenari di danno e collasso parziale o totale, per arrivare poi all'elaborazione dei risultati per ogni singolo edificio analizzato, con valutazione della sicurezza sismica.