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Firenze, ammazzato con un tombino: l'omicidio in pieno giorno. I residenti: «Questa zona è diventata invivibile»

di Matteo Leoni
Firenze, ammazzato con un tombino: l'omicidio in pieno giorno. I residenti: «Questa zona è diventata invivibile»

Vittima un clochard di 35 anni, colpito alla testa durante una lite. Due senzatetto fermati dalla polizia

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FIRENZE. Ucciso in strada, in pieno giorno, in una via trafficata e piena di negozi, colpito alla testa con un tombino durante una lite tra clochard. È morto così Kumar Sandeep, un senzatetto di 35 anni di origine indiana. Il suo corpo ormai senza vita è rimasto riverso in una pozza di sangue sul marciapiede in via Paganini, una strada che collega via Baracca a via di Novoli, fino all’arrivo dei soccorsi.

Per l’omicidio di agenti della squadra mobile della questura e quelli della squadra volante hanno subito bloccato due connazionali della vittima, di 34 e 39 anni. Sequestrata anche l’arma, un grosso mattone, con cui uno dei due ha colpito il trentacinquenne alla nuca, togliendogli ogni via di scampo. I due, in Italia senza fissa dimora come la vittima, sono stati bloccati e portati in questura. Ieri sera la loro posizione era ancora al vaglio. Sicuramente finiranno in cella, non è chiaro se con un arresto in flagranza di reato o con un fermo di indiziato di delitto. Sui motivi che hanno scatenato la lite tra i tre clochard, tutti gravitanti nella zona, sono ancora in corso accertamenti. Un video finito in rete riprende la vittima mentre litiga con i due, e ne colpisce uno con uno schiaffo al volto. Poi il video finisce, ma proprio questo gesto potrebbe aver scatenato la reazione incontrollata degli altri due. La vittima aveva il suo gaciglio a pochi metri da dove è stato ucciso, in via Stradivari. Adesso non resta altro che un materasso logoro, alcune coperte e uno snack che non ha fatto in tempo a mangiare, proveniente forse dal vicino supermercato Esselunga.

«Lo conoscevamo di vista – racconta un addetto del negozio di ottica di via Paganini – a volte, quando beveva, era molto molesto». E proprio l’alcol potrebbe avere avuto un ruolo determinante nella tragedia. Non è escluso infatti che sia la vittima che gli aggressori si siano affrontati in stato di forze alterazione dovuto all’abuso di sostanza alcoliche.

Nella strada ci sono diverse telecamere: la scena sarebbe stata ripresa da uno degli occhi elettronici posto a sorveglianza del negozio “Outletmania”, situato a pochi metri dal punto dell’omicidio.

Ieri pomeriggio sono stati molti i residenti della zona che sono scesi nella strada, chiusa al traffico, per assistere ai rilievi effettuati da parte del personale della scientifica della polizia di Stato.

I primi ad arrivare sul posto, avvisati da alcuni testimoni, sono stati gli agenti della squadra volante. Proprio grazie alle indicazioni di chi aveva visto, gli investigatori sono riusciti a ricostruire la via di fuga dei due aggressori, che sono stati bloccati nella vicina via San Donato.

«Questa zona è diventata invivibile, pare di stare nel Bronx» commenta un residente. «Abbiamo chiamato le forze dell’ordine tante volte, ma ci dicono che non possono mandare via queste persone, però adesso ci è scappato il morto. Sempre in questa strada nelle scorse settimane si sono verificate delle rapine».

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