Empoli Gli amici ritrovati Ecco Belardinelli e Perisan
Finalmente due lungodegenti vedono la luce in fondo al tunnel: centrocampista e portiere “convocabili” per la sfida con l’Udinese
EMPOLI. L’amico ritrovato è un capolavoro letterario dello scrittore tedesco Fred Uhlman, pubblicato in Italia nel 1979. E oggi, in qualche modo e in qualche misura, riguardare non ma ben due giocatori dell’Empoli. Che, dopo un po’ di tempo, potrebbero trovare spazio probababilmente non in campo, o almeno non dall’inizio, ma almeno nella lista dei convocati che il tecnico Roberto D’Aversa stilerà per la sfida di lunedì (ore 18.30) al Castellani contro l’Udinese. Sono Luca Belardinelli, professione centrocampista, e Samuele Perisan, portiere.
Il lungo incubo
Il primo, classe 2001, è uno dei tanti prodotti della fabbrica dei campioni, il vivaio azzurro. Nato a Ravenna ha consumato la trafila delle giovanili fino alla Primavera per poi andare a completare il percorso formativo alla Pro Vercelli in Serie C (2021/2022) e l’anno dopo al piano superiore, al SudTirol in Serie B. Dove brilla con 31 presenze, 2 gol e altrettanti assist. Tutto bene, tutto bello. Fino al maledetto 2 giugno 2023 quando, nella sfida dei playoff col Bari (di Sebastiano Esposito) si procura un grave infortunio al ginocchio (legamento crociato). Guaio serio, ancora di più perché c’è una grave ricaduta nel gennaio successivo. Due operazioni e una stagione e mezzo buttate. Ma il talento c’è, la fisicità anche. È un gioiello, Belardinelli, e l’Empoli se ne prende cura. La storia recente di dice che è stato convocato due volte (con Parma e Inter) per onor di firma e che è tornato in campo, ad inizio novembre, con la Primavera, contro Juve e Sassuolo. Nelle ultime due settimane ha spinto molto e ora, appunto, potrebbe tornare fra i convocati, coi grandi, ed essere spendibile sul campo. Deciderà D’Aversa, ovviamente. Prima potrebbe anche giocare di nuovo in Primavera, domani alle 13 proprio con l’Udinese, ma il lungo incubo sembra finalmente ai titoli di coda.
Guardiano sfortunato
Perisan, invece, è ai box dalla scorsa estate. L’estremo difensore, classe 1997, si è fatto male nel corso del breve ritiro di Bressanone. Il 30 luglio il portiere è stato sottoposto a un intervento chirurgico di ricostruzione capsulo-legamentosa della caviglia destra. Uno stop arrivato in un momento delicato, visto che in teoria il giocatore di San Vito al Tagliamento, già vice di Vicario prima e Caprile poi, doveva giocarsi il posto con Vasquez. L’esplosione del colombiano ora riduce i suoi margini, ma nel frattempo Perisan ha superato il problema e già da tempo si allena regolarmente con i compagni e con il preparatore dei portieri Luigi Turci. Anche per lui, dunque, potrebbe scattare la convocazione a spese di uno tra il giovane Seghetti e l’esperto Brancolini, ingaggiato proprio dopo il suo infortunio. Anche in questo caso, ovviamente, decisione a D’Aversa. Ma anche l’amico ritrovato Perisan bussa alla porta.