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Calcio: Serie A

Empoli, febbre al 93’: Niang schianta la Roma e regala agli azzurri la salvezza – Video

di Paolo Nencioni

	La festa al Castellani
La festa al Castellani

Il centravanti segna nei minuti di recupero dopo il vantaggio di Cancellieri e il pareggio di Aouar: in Serie B finisce il Frosinone battuto dall’Udinese

26 maggio 2024
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EMPOLI. Niang!!! Finisce con l’urlo del Castellani una notte incredibile, quella della salvezza dell’Empoli che è stato mezz’ora in paradiso, poi ha visto le streghe e infine ha piazzato la zampata vincente col centravanti franco-senegalese quando il 90’ era già scoccato e nelle gambe degli azzurri era rimasta solo elettricità e adrenalina. Quasi una fotografia della stagione dell’Empoli, vissuta sulle montagne russe fino a un epilogo che poteva essere scritto da uno scrittore di gialli.

E così a finire in Serie B è la squadra che alla vigilia era quella messa meglio, il Frosinone a cui bastava un pareggio e che invece è caduto in casa per mano dell’Udinese.

Finisce col popolo azzurro che si riversa in campo, mentre dalla Maratona partono i fuochi d’artificio a zittire i tremila tifosi romani, che forse ci hanno creduto più dei calciatori giallorossi. Quei tifosi che hanno accolto un Castellani gremito col poco beneaugurante coro “Serie B, Serie B”. Alla fine sarà un laziale come Matteo Cancellieri a decidere la partita, prima col vantaggio siglato al 13’ su assist di Gyasi, poi nel recupero quando serve la palla che il piattone di Mbaye Niang mette alle spalle di Svilar per l’apoteosi azzurra. In mezzo, il pareggio di Aouar arrivato nel recupero del primo tempo sull’ennesima incursione di Angelino e un secondo tempo di pura tensione, con la Roma che mantiene un possesso del 67% ma non è quasi mai pericolosa e l’Empoli che accumula occasioni con Bastoni, Cacace, Cancellieri, Niang, palesando il difetto che ha afflitto la squadra per tutta la stagione, una maledetta difficoltà a buttarla dentro. Fino a quell’urlo liberatorio che è l’urlo di tutta una città, l’unico non capoluogo di provincia che resta in Serie A.

E’ l’ennesimo miracolo di Davide Nicola, il tecnico che ha preso in mano la squadra nel momento più buio, dopo la sconfitta a Verona, e l’ha riportata dove meritava di stare, mettendo insieme 23 punti in 18 partite, quelli che servivano. E se tre indizi fanno una prova (Crotone, Salernitana, Empoli), adesso quando una squadra avrà bisogno di salvarsi, saprà quale numero comporre.

E se i ricorsi storici hanno un senso, stasera si chiude un cerchio. Cinque anni fa, un altro 26 maggio, furono lacrime di amarezza quelle degli azzurri battuti dall’Inter a San Siro mentre Fiorentina e Genoa confezionavano un “biscotto” che mandò l’Empoli in Serie B. Cinque anni dopo la storia si è rovesciata e stanotte c’è solo spazio per la festa.

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