Il Tirreno

Empoli

Da ultimo in classifica a zona salvezza Le tabelle di Zanetti e Andreazzoli

di Francesco Bartalini
Da ultimo in classifica a zona salvezza Le tabelle di Zanetti e Andreazzoli

L’Empoli, dopo il cambio di allenatore, ha subìto meno gol e fatto il salto di qualità

17 novembre 2023
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EMPOLI. La nuova sosta per le nazionali permette anche all’Empoli di rallentare il giro dei motori, di lavorare per almeno due settimane solo sulla prossima gara di Serie A, il 26 novembre allo stadio Castellani – Computer Gross Arena contro il Sassuolo. Mister Andreazzoli, alla vigilia del trionfo di Napoli, aveva detto che proprio questo periodo sarebbe stato fondamentale per forgiare una squadra in grado di tornare in condizioni fisiche perfette e abile a lavorare sulle sue indicazioni tecniche e tattiche. Il “nonno”, però, non sapeva che il trionfo del Maradona avrebbe permesso, per la seconda volta da inizio stagione, agli azzurri di uscire dalla zona retrocessione. E, complice anche la pausa per le nazionali, noi proviamo un po’ a mettere a confronto, facendo parlare i numeri, la doppia gestione di questa parte iniziale di campionato. Da un lato quella di Zanetti e dall’altra quella di Andreazzoli.

La tabella della Serie A il 19 settembre scorso, giorno in cui l’Empoli ha ufficialmente esonerato Paolo Zanetti e i suoi collaboratori Alberto Bertolini, Nicola Beati e Fabio Trentin, era eloquente. Empoli ultimo in classifica con zero punti in quattro gare. Nessun gol segnato all’attivo e ben 12 quelli al passivo, anche se il pesantissimo 7-0 dell’Olimpico con la Roma ha chiaramente inciso in questo dato. E portato alla scelta da parte del presidente Corsi e della dirigenza di provare a cambiare strada. La media di 3 gol subiti in ogni gara e una preoccupante fragilità offensiva, abbinata a un atteggiamento della squadra rinunciatario, facevano pensare anche gli addetti ai lavori che l’Empoli, insieme a Salernitana e Cagliari, fossero le prime indiziate per una retrocessione diretta.

Il cambio in panchina era motivato anche dal fatto che, nonostante un inizio disastroso, l’Empoli fosse ancora a sole 3 lunghezze dalla zona salvezza. Occupata, in quei giorni di settembre, da uno strano terzetto. Composto dal Sassuolo dell’ex Dionisi, prossimo avversario come detto dopo la sosta delle nazionali, dall’Udinese, che poi ha cacciato Sottil, e dalla Lazio di un altro super ex come Maurizio Sarri.

Facendo un salto temporale in avanti l’Empoli sembra aver cambiato decisamente marcia. Niente di sconvolgente, ma la cura Andreazzoli, al netto dell’esordio impossibile di fine settembre con la super Inter, passata solo 1-0 con il gol di Dimarco, ha cambiato il volto della classifica. Se prendiamo i punti fatti dalla quinta giornata, proprio quella persa contro i nerazzurri al Castellani, fino alla dodicesima, successo con firma di Kovalenko in quel di Napoli, l’Empoli sarebbe in dodicesima posizione. Dieci punti fatti in otto giornate, media da assoluta salvezza tranquilla (1,25 punti a partita, per le 38 gare di un campionato farebbero addirittura oltre 47 punti in campionato). Cinque gol fatti, e qui la difficoltà di mettere in porta le azioni costruite è ancora evidente ed è un punto sul quale proprio Andreazzoli e il suo staff dovranno lavorare di più, ma appena nove subiti. Meno di uno a partita di media, per l’esattezza l’Empoli subisce un gol, almeno in quest’ultimo frangente di campionato, ogni 80 minuti circa. Le ultime tre in classifica, come rendimento da fine settembre fino a quasi metà novembre, sono il Verona, che ha raccolto appena un misero punticino, la Salernitana che ne ha messi insieme appena tre (e con tre pareggi) e il Lecce. Partito alla grande, per un periodo addirittura dentro la zona Champions League, e ora con una sola vittoria e 6 punti complessivi in 8 giornate. Delle squadre già “condannate” sulla carta fuori dalla zona salvezza ci sarebbe proprio il Cagliari di mister Ranieri, con 7 punti conquistati dal 24 settembre a oggi. Le due parti, però, dicono che l’Empoli è sì salvo ma con appena un punto in più proprio del Cagliari. Ancora tanto, tantissimo lavoro davanti, dunque, per la terza storica salvezza consecutiva.




 

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