Il Tirreno

Empoli

L’incidente

Tir perde un pezzo di ferro in Fi-Pi-Li, c’è anche una seconda "vittima": «Scoppiati due pneumatici»

di Martina Trivigno

	A sinistra il parabrezza sfondato della prima auto e, a destra, il cerchione squarciato della seconda
A sinistra il parabrezza sfondato della prima auto e, a destra, il cerchione squarciato della seconda

Il racconto di un automobilista di San Miniato: «Sentivo il rumore dei cerchioni che sbattevano sull’asfalto»

01 aprile 2023
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EMPOLI. Stesso posto - ma nella direzione di marcia opposta - e stessa ora (minuto più, minuto meno). C’è un’altra "vittima" della piastra di appoggio del semirimorchio di un camion che giovedì ha colpito un’auto in Fi-Pi-Li, piombando all’improvviso nell’abitacolo di un’auto. Alberto Evangelisti stava viaggiando in direzione Livorno quando è stato colpito dal pezzo di ferro. Lorenzo Campinoti, di San Miniato, stava andando in direzione Firenze quando ha urtato il pezzo di ferro.

«Erano passate da poco le 7 - racconta l’automobilista - quando ho sentito un rumore fortissimo. Il risultato? Due pneumatici esplosi e un cerchione squarciato». Ma, lì per lì, l’uomo non ha capito, non ha realizzato subito cosa fosse accaduto. «La fortuna - racconta - è stata che fossi vicino allo svincolo Empoli Est. Ho mantenuto il controllo della mia macchina e, lentamente, ho raggiunto l’uscita. Sentivo il rumore dei cerchioni che sbattevano sull’asfalto, gli pneumatici non c’erano più. E poi ce l’ho fatta, sono riuscito a mettermi in sicurezza. Ho evitato il peggio, ma ho avuto paura. Senza contare che i danni alla mia macchina sono ingenti».

E, anche in questo caso - come l’altro automobilista ha raccontato ieri al Tirreno - è molto difficile che siano risarciti. Il motivo? Resta un mistero (almeno per ora) chi sia stato a perdere quella piastra di appoggio di un semirimorchio. Le domande sono tante e il dubbio è che il camionista non si sia neppure accorto di aver perso quel pezzo di ferro che, però, avrebbe potuto costare la vita a qualcuno. È quello che ha sottolineato Alberto Evangelisti: nel suo caso, infatti, ha visto "volare" qualcosa che, prima, è rimbalzato sul cofano della sua auto in movimento e, poi, gli è piombata nell’abitacolo dopo aver sfondato il parabrezza.

È successo in una delle strade più trafficate della Toscana dove, ogni giorno, viaggiano circa 55mila veicoli. Anche per questo - al di là dello spavento e della preoccupazione - è una gran fortuna che non ci siano stati dei feriti. L’incidente, infatti, è avvenuta a un’ora in cui sono tante le persone in viaggio sulla strada che collega Firenze alla costa (e viceversa). «È stato un bene - ha sottolineato Evangelisti - che in quel momento non ci fosse nessuno seduto al mio fianco, lato passeggero. E anche che quel pezzo di ferro non sia caduto 20 centimetri più a sinistra, altrimenti avrebbe colpito me e, ne sono certo, sarei morto».

Tutti e due gli automobilisti, ora, lanciano un appello a chiunque abbia visto qualcosa che possa essere utile a rintracciare il tir che ha perso la piastra. E chiedono se il camionista, riconoscendosi nel racconto dei due, possa farsi avanti. «Lo ricordiamo: erano circa le 7,20, in Fi-Pi-Li e, con ogni probabilità, il mezzo stava viaggiando in direzione Firenze - concludono - Chiunque si riconosca controlli se il suo mezzo ha perso dei pezzi. Se fosse così, può rivolgersi alla polizia stradale. Non perdiamo la speranza di riuscir a rintracciarlo».

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