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Campi incolti, a Cecina multati in nove. Ora controlli sulla cura dei fossi

di Claudia Guarino
Campi incolti, a Cecina multati in nove. Ora controlli sulla cura dei fossi<br type="_moz" />

Agenti in azione per verificare il rispetto delle regole

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CECINA. D’estate, dato il rischio incendi, il problema erano i campi incolti. Adesso, con l’avvicinarsi dell’inverno e delle piogge, si torna a parlare delle alluvioni e i controlli si spostano sui fossi da ripulire. Come ordinanza della sindaca impone. E se per i mancati sfalci, dopo 50 diffide, sono arrivate nove multe (segno che la maggior parte dei cittadini si è messa in regola), adesso stanno per iniziare i controlli della polizia locale sui canali posti a lato dei terreni privati. Ma andiamo con ordine.

La pulizia dei terreni incolti in funzione antincendio è una regola contenuta nel regolamento comunale di polizia urbana e la violazione dell’obbligo comporta una multa fino a 500 euro. Dal Comune di Cecina fanno d’altra parte sapere che i controlli, effettuati all’inizio dell’estate, avevano messo in evidenza una cinquantina di situazioni critiche tanto che erano partite altrettante diffide ai a mettersi in regola. Emerge che le multe sono poi state nove. E ciò significa che la maggior parte delle persone si è poi messa in regola.

È d’altra parte scaduto il 15 settembre il secondo termine utile per mettersi in regola con la pulizia dei fossi al lato delle proprietà private, secondo quanto indicato da un’ordinanza emessa dalla sindaca nel luglio scorso. Perciò «a breve – fanno sapere dal Comune di Cecina – inizieranno i controlli». Questo perché in caso di allagamenti, si legge nell’ordinanza, «la scarsa manutenzione degli scoli privati, i cui alvei sono spesso invasi da vegetazione e rifiuti, costituiscono un ostacolo al libero scorrimento delle acque e rappresentano quindi un potenziale pericolo».

Ecco dunque che i diretti interessati devono «rimuovere ogni ostacolo, tagliare la vegetazione» e anche «ripristinare fossi o canali rimossi od ostruiti, la sezione idraulica originaria tramite scavo ed approfondimento dell’alveo e adeguare le pendenze dei fossi affinché sia garantito il regolare deflusso delle acque».

Questi interventi dovranno essere eseguiti almeno due volte l’anno, improrogabilmente entro il 31 maggio ed entro il 15 settembre e comunque – ha comunicato il Comune – ogni qualvolta si renda necessario, in particolare in prossimità di previsti eventi meteorologici, provvedendo ad un controllo costante del reticolo superficiale e dei tratti tombati, delle sponde, delle portelle, paratie o griglie presenti all’interno della proprietà o a confine, ed intervenendo, se necessario, alla sua pulizia al fine di garantire il corretto deflusso delle acque». L’amministrazione comunale, a decorrere dal 15esimo giorno successivo alle scadenze, potrà effettuare i dovuti controlli per verificare il rispetto della presente ordinanza. E adesso ci siamo quasi. Chi sarò trovato non in regola verrà multato. 

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