Il Tirreno

Trasporto scolastico

Castiglioncello, lo scuolabus non passa dalle medie: genitori infuriati


	I ragazzi su un bus (foto d'archivio)
I ragazzi su un bus (foto d'archivio)

Una mamma: «Si ripristini un servizio che funzionava bene»

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CASTIGLIONCELLO. «Gli studenti delle scuole medie sono stipati su autobus urbani strapieni, con fermate lontane dalle scuole e, in aggiunta, anche difficilmente identificabili». La protesta viene da Castiglioncello e a farsene portavoce è Paola Panicucci, mamma di uno studente che frequenta la scuola media Fattori. «L’anno scorso – dice Panicucci – c’era lo scuolabus e funzionava benissimo. Quest’anno per qualche motivo il Comune l’ha tolto e i ragazzi sono costretti a prendere i bus di linea, che però a mio avviso presentano una serie di criticità come ho fatto presente sia al Comune che ad Autolinee Toscane nelle mail che ho mandato loro».

Le criticità

Intanto, spiega Panicucci, «i ragazzi non hanno una fermata vicina alla scuola e al ritorno dovrebbero uscire prima e correre per non perdere l’autobus. Le fermate per l’andata, d’altra parte, non si sa dove siano dato che non è presente né il cartellino che segnala la fermata, né gli orari né la pensilina». Panicucci sottolinea anche che «i ragazzi sono rimasti a piedi già due volte, una all’andata ed una al ritorno. C’è un solo autobus per tutte le scuole, comprese le superiori, e non basta per tutti i ragazzi tanto che uno studente di Nibbiaia è rimasto rinchiuso tra le porte dell’autobus perché era troppo pieno». Da Autolinee Toscane fanno sapere che saranno inviati degli addetti per verificare il grado di affollamento dei bus. La scelta di sopprimere lo scuolabus, comunque, prosegue la mamma, «ha creato molti disagi e ne chiediamo la riattivazione».

«Poche risorse»

L’assessora all’Istruzione del Comune di Rosignano Cristina Santinelli spiega che «quest’anno abbiamo aumentato il trasporto scolastico per le scuole primarie, attivando per la prima volta il servizio per la scuola Europa di Rosignano ed estendendo al massimo le deroghe per i bambini più piccoli, consapevoli che in quella fascia di età sono maggiori le difficoltà per le famiglie, liberando molti genitori dall’incombenza di dover accompagnare i figli a scuola ogni mattina». Ecco, dunque, che «per far questo, poiché le risorse non sono infinite, abbiamo dovuto razionalizzare i costi, decidendo di utilizzare il trasporto pubblico locale per i bambini più grandi, che hanno un livello di autonomia superiore e che possono andare da soli alla fermata del mezzo pubblico, avendo un minore impatto sulle logistiche familiari». Insomma, i ragazzi delle medie vanno sui normali pullman urbani. Tutto ciò, dice Panicucci, «senza previo avviso. A due giorni prima dell’inizio della scuola ci avete detto di guardare gli orari dell’autobus di linea».

Il caos sui coll i

Qualche criticità, d’altra parte, c’è stata anche alle elementari con lo scuolabus della tratta Gabbro – Castelnuovo della Misericordia. Il percorso del pulmino, cioè, si è allungato e, hanno detto i genitori di alcuni ragazzi, «per fare 8 chilometri i bambini impiegano 50 minuti». «Stiamo lavorando – ha spiegato l’assessora Cristina Santinelli – per risolvere questo problema».

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