Cecina, ostetrica partorisce nel suo reparto: «Volevano entrare tutte con me»
Serena Bellucci racconta la particolare esperienza vissuta con le colleghe: «Quindici anni fa accadde anche con la mia prima figlia. Un piccolo record»
CECINA. Ha fatto un’esperienza singolare Serena Bellucci, l’ostetrica cecinese che ha partorito nel reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Cecina, proprio dove lavora da diciotto anni.
«A Cecina mi sono sentita in un luogo protetto – ammette – ma al tempo stesso ero più consapevole di cosa stava succedendo in sala parto e avevo più paura. Quando mi hanno fatto l’anestesia sapevo a cosa andavo incontro, non c’erano parole che potessero togliermi la consapevolezza di quello che sarebbe successo. D’altra parte ho constatato che la maternità e l’esperienza del parto mi hanno insegnato cosa accade in quei momenti alla donna, e quindi sono stata facilitata nel lavoro, per aiutare meglio le altre».
Qualche settimana fa ha dato alla luce Elia, accolta e supportata dalle colleghe con cui divide ogni giorno la professione. Ma non è la prima volta, perché quindici anni fa è accaduto lo stesso con la prima figlia, Vittoria, segnando un piccolo record personale.
«Posso dire di aver avuto un’esperienza completa – racconta – il primo è stato un parto spontaneo, ero più giovane e alla prima esperienza, questo è avvenuto dopo i 45 anni e ho avuto bisogno del cesareo perché il bambino era podalico».
Un fattore che da professionista ha accettato ben sapendo che era necessario. «Mi sono dovuta arrendere – prosegue – ma l’equipe è stata brava nell’accogliermi e farmi il cesareo, ho avuto per fortuna un recupero veloce. Meno male che l’esperienza del cesareo è venuta per seconda, dandomi la possibilità di sperimentare il parto spontaneo».
La differenza con le altre partorienti per lei sta nell’essere stata paziente con la professionalità e l’esperienza dell’ostetrica.
Serena, forse anche perché è nata il 5 maggio, giornata mondiale delle ostetriche – “una data, un destino” dice – ha avuto un’esperienza del parto soddisfacente.
«Entrambe le esperienze sono state positive benché molto diverse – afferma – la gravidanza non ha avuto complicanze, sono stata seguita in consultorio, dove ho lavorato dal 2006 al 2008, dalla dottoressa Giulia Calonaci. È stata fondamentale l’equipe guidata dal dottor Stefano Masoni (il primario di ostetricia e ginecologia di Cecina, Piombino, Elba) con la dottoressa Letizia Freschi, e il medico anestesista Sandro Pardossi».
E poi c’erano le colleghe, che si sono presentate in massa quando è arrivata e volevano accompagnarla tutte in sala parto.
«Sono entrate con me Rachele Veracini e la coordinatrice Cristina Savelli – ricorda – ma anche le altre del turno di mattina erano presenti: Teresa Cucarano che si è presa cura del piccolo, Annamaria Marzuillo, Rita Bagatti, Maria Vallebona. Mi hanno accolto e curato, ho avuto conferma che il reparto lavora bene, con tante persone giovani entrate di recente».
In reparto è riuscita anche a dare assistenza morale ad una donna ricoverata nella sua stessa stanza. E ora che si gode la maternità può scherzarci su: «dal reparto sono quasi dovuta scappare, altrimenti mi tenevano a lavoro con loro ».