Lido di Camaiore, la morte in scooter del bagnino scatena le polemiche: i cartelli di pericolo sistemati dopo la tragedia
Sotto accusa l’asfalto di via Veneto rovinato dalle radici dei pini. Il sindaco Marcello Pierucci, contattato dal Tirreno, ha spiegato che preferisce non esprimersi sulla vicenda
VIAREGGIO. È destinata a far discutere la morte di Lorenzo Lorenzini, il 52enne bagnino viareggino che domenica pomeriggio ha perso la vita in sella al suo scooter in via Vittorio Veneto a Lido di Camaiore, mentre si recava a lavoro al bagno Batigia.
Oltre al dolore di familiari e amici, infatti, nelle ore successive all’accaduto, specialmente sui canali social, si è gonfiata la polemica sullo stato dissestato in cui versa il manto stradale di via Veneto. Vari sono i punti in cui le radici dei pini che costeggiano la strada hanno causato spaccature e grossi rigonfiamenti nell’asfalto, rendendone pericolosa la percorrenza. E sarebbe stato proprio uno di questi punti dissestati a causare in prima istanza la perdita del controllo del mezzo da parte di Lorenzini, a cui è poi seguito il tremendo schianto contro uno degli alberi dalla parte opposta della carreggiata.
«Ogni volta che passo da quelle parti c’è da farsi il segno della croce», «una disgrazia che si poteva evitare» e ancora «non si può morire per una buca». Questi sono solo alcuni dei commenti, tra i più moderati, che insieme alle centinaia di messaggi di cordoglio hanno infiammato il dibattito social sulla vicenda.
Sono in molti, dunque, a puntare il dito contro le condizioni del manto stradale di via Veneto. Altro aspetto che ha ulteriormente inasprito i toni di certi commenti è quello riguardante la segnaletica della strada: vari cartelli riportanti la scritta “attenzione: strada dissestata” sono stati posizionati in fretta e furia su via Veneto, da un operaio del Comune di Camaiore, dopo che il fatto era ormai accaduto. Un avvertimento per chi verrà dopo, certo, ma il tempismo non è stato dei migliori.
Se sui social non si risparmiano accuse, sentenze e attacchi all’amministrazione comunale, la politica, invece, prende tempo.
Il sindaco Marcello Pierucci, contattato dal Tirreno, ha spiegato che preferisce non esprimersi sulla vicenda, considerate le indagini ancora in corso. Stessa cosa hanno fatto partiti e liste di opposizione, preferendo aspettare la chiusura della vicenda prima di aprire un dibattito sulla manutenzione stradale. «Non vogliamo assolutamente passare come strumentalizzatori di una vicenda simile – dice la consigliera comunale di Fratelli d’Italia, Claudia Bonuccelli – La problematica della scarsa manutenzione del territorio la facciamo presente da tempo, ma non è questo il momento delle polemiche. Non va strumentalizzata politicamente una storia come questa».
Il problema delle strade dissestate dalle radici degli alberi non riguarda solo via Veneto, ma varie altre arterie nella zona di Lido così come anche nel territorio viareggino. A Viareggio, ad esempio, il tratto finale di via Paolo Savi era fortemente compromesso dalla presenza delle radici. Soluzione? Rimozione dei pini e ripristino del manto stradale.
Ma ci sono ancora diverse strade con punti fortemente dissestati. Una è, ovviamente, il viale dei Tigli, specialmente nel tratto vicino al viale Kennedy. Lo stesso viale Kennedy, ogni giorno percorso da macchine, scooter e biciclette per andare sulla marina di Torre del Lago, in vari tratti presenta rigonfiamenti molto pericolosi. Sono diventate quasi simboliche, in tal senso, le transenne che segnalano le criticità di via Filzi al Campo d'Aviazione. La speranza è che non serva altro sangue per trovare un rapido rimedio.