Cecina, lasciata sola vive tra i rifiuti: «Dopo la segnalazione del caso i servizi sociali sono intervenuti»
L’Asl spiega cosa è stato fatto per la 62enne che viveva in una situazione di degrado
CECINA. Sul caso dell’invalida di 62 anni, che viveva tra i rifiuti, come denunciato da una parente, la direzione dell’Azienda Usl Toscana nord ovest e la direzione della Società della salute delle Valli Etrusche, dopo alcuni giorni, sono riuscite a ricostruito in maniera dettagliata la vicenda al punto da ritenere «necessario fare alcune puntualizzazioni, ovviamente senza poter entrare nei particolari di una situazione particolarmente complessa e delicata».
La donna, come abbiamo scritto su questa cronaca, lamentava il fatto di avere perso ogni contatto con gli assistenti sociali, pur abitando in un alloggio a lei assegnato dal Comune. In sostanza, stando alle parole della 62 enne, per circa un anno è rimasta senza contatti con l’assistente sociale che in precedenza l’aveva seguita. «La Società della Salute delle Valli Etrusche, con le assistenti sociali afferenti alla zona, segue la questione dal 21 agosto, dopo la segnalazione al “Punto insieme” della figlia della donna, la quale ha comunicato di non potersi più occupare della madre e ha chiesto appunto l’intervento dei servizi sociali» scrive l’Asl in una nota. E aggiunge, come peraltro era stato indicato dalla cugina che ha segnalato il caso, «il giorno stesso è stata effettuata una visita domiciliare da parte di due assistenti sociali che, grazie alla collaborazione della cugina della signora, sono riusciti a entrare nella casa, verificando la grave situazione di trascuratezza ambientale, emersa anche dall’articolo de “Il Tirreno”». Il 22 agosto è stato effettuato un sopralluogo insieme agli operatori della cooperativa “Nuovo Futuro” per decidere il tipo di intervento da effettuare, mentre il 28 agosto sono iniziati i lavori di sgombero dei rifiuti, di pulizia, di igienizzazione e di messa a norma dell'ambiente domestico, al termine dei quali la signora potrà fare rientro nell'appartamento.
La situazione era così grave che serviranno ancora alcuni giorni, prima che possa tornare a casa. «Si ribadisce che il servizio sociale territoriale ha preso in carico tempestivamente la donna e - con la signora e i suoi familiari - verrà definito entro breve un progetto a medio-lungo termine. Sono stati anche attivati ulteriori servizi aziendali e ci sarà un coordinamento con altre strutture dell’Azienda perché sia seguita al meglio anche la sua situazione sanitaria. La cugina della donna ritiene che questo sia «solo un inizio. Aspetta un intervento che migliori la situazione. Intanto l’unica ad averla presa in carico sono io, in quanto vive a casa mia», aggiunge la cugina. Sulle problematiche legate allo stato complessivo dell'alloggio nel comune di Cecina (in due anni la donna ha fatto 6 traslochi), la parente della signora dovrebbe già avere inviato una segnalazione all'ufficio Emergenza abitativa del Comune di Cecina, con il quale è in contatto anche il servizio sociale delle Valli Etrusche. L’assessore comunale Domenico Di Pietro spiega di avere «ringraziato gli operatori intervenuti in seguito alla segnalazione della famiglia della signora. Ho chiesto però allo stesso tempo di non sottovalutare e approfondire la situazione per comprendere se qualcosa non ha funzionato a dovere nella rete dei servizi e per poter eventualmente migliorare le procedure di intervento, affinché non sfuggano fra le maglie situazioni di disagio. Non dobbiamo però fare l'errore della semplificazione e generalizzare gettando discredito sul lavoro di numerosi operatori che si trovano a contrastare situazioni di disagio con risorse limitate».
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