Bolgheri, Ruffino si fa spazio: vigneti e una cantina ipogea
La prima vendemmia nella nuova tenuta sarà quest’anno
BOLGHERI. Ruffino, la ultracentenaria azienda vitivinicola di Pontassieve, oggi di proprietà della multinazionale Constallation Brands, ha acquisito 15 ettari nel bolgherese, oltre a un casale da ristrutturare con altri edifici adibiti, attualmente a magazzino. Qui nascerà la cantina con zona ospitality della nuova tenuta.
Nello specifico si tratta di quattro ettari lungo la via Bolgherese, in cui verranno effettuati nuovi impianti a vigna, attualmente vi sono olivi e 11 ettari nella zona delle Sondraie, al confine con Bibbona, alcuni dei quali con i diritti a Doc Bolgheri, gli altri, ad Igt. Secondo le stime degli ultimi tempi, l’investimento si aggirerebbe tra i sei e i sette milioni di euro.
La prima vendemmia della nuova Tenuta Ruffino sarà la 2023, con il proposito di avere i primi vini in commercio nel corso del 2025. Entro quella data tutti i vigneti saranno certificati biologici e la filiera produttiva sarà certificata sostenibile.
Il casale si trova al civico 205 della strada provinciale Bolgherese, meglio conosciuta come Strada del vino e dove risiedono le principali aziende della Bolgheri Doc, tra cui Ornellaia e Le Macchiole.
«Abbiamo acquisito diversi terreni – afferma l’amministratore delegato di Ruffino, Sandro Sator – qualcosina a Doc, ma principalmente da impiantare con diritti. Ci concentreremo inoltre sullo sviluppo della produzione con un progetto per la nuova cantina e ospitalità». Che prosegue: «La cantina sorgerà sotto terra e l’intervento, nella sua complessità, si svilupperà tra i 2.500 ed i 3mila metri quadrati».
Già definiti gli obiettivi di produzione nel breve e medio termine delle vigne bolgheresi. «Intendiamo produrre subito un Bolgheri rosso e un Bolgheri Bianco – sostiene l’amministratore delegato Sator –, e più avanti un Bolgheri Superiore. È un progetto importante e a cui teniamo moltissimo, abbiamo già chiesto di entrare nel Consorzio della Doc Bolgheri». Che conclude: «L’investimento è una ulteriore risposta al nostro dogma di produrre vini di eccezionale qualità, senza trascurare l’impegno massimo e assoluto nei confronti dell’ambiente che mostra sempre più le sue fragilità».
La nuova tenuta di Bolgheri si affianca alle altre realtà produttive della cantina con il Chianti Classico e Montalcino. «Il nostro obiettivo è di esprimere il terroir di Bolgheri con vini strutturati e setosi, preservando altresì la classica eleganza toscana – aggiunge il direttore delle Tenute Ruffino, Maurizio Bogoni –. Ci sentiamo custodi del territorio e vogliamo rispettare il complesso ecosistema di cui sono, e siamo, parte. Questa acquisizione è un importante progresso nel viaggio di Ruffino verso la sostenibilità e la viticoltura di qualità».