Il Tirreno

L’azienda

Bolgheri, Ruffino si fa spazio: vigneti e una cantina ipogea

di Divina Vitale
Bolgheri, Ruffino si fa spazio: vigneti e una cantina ipogea

La prima vendemmia nella nuova tenuta sarà quest’anno

01 aprile 2023
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BOLGHERI.  Ruffino, la ultracentenaria azienda vitivinicola di Pontassieve, oggi di proprietà della multinazionale Constallation Brands, ha acquisito 15 ettari nel bolgherese, oltre a un casale da ristrutturare con altri edifici adibiti, attualmente a magazzino. Qui nascerà la cantina con zona ospitality della nuova tenuta.

Nello specifico si tratta di quattro ettari lungo la via Bolgherese, in cui verranno effettuati nuovi impianti a vigna, attualmente vi sono olivi e 11 ettari nella zona delle Sondraie, al confine con Bibbona, alcuni dei quali con i diritti a Doc Bolgheri, gli altri, ad Igt. Secondo le stime degli ultimi tempi, l’investimento si aggirerebbe tra i sei e i sette milioni di euro.

La prima vendemmia della nuova Tenuta Ruffino sarà la 2023, con il proposito di avere i primi vini in commercio nel corso del 2025. Entro quella data tutti i vigneti saranno certificati biologici e la filiera produttiva sarà certificata sostenibile.

Il casale si trova al civico 205 della strada provinciale Bolgherese, meglio conosciuta come Strada del vino e dove risiedono le principali aziende della Bolgheri Doc, tra cui Ornellaia e Le Macchiole.

«Abbiamo acquisito diversi terreni – afferma l’amministratore delegato di Ruffino, Sandro Sator – qualcosina a Doc, ma principalmente da impiantare con diritti. Ci concentreremo inoltre sullo sviluppo della produzione con un progetto per la nuova cantina e ospitalità». Che prosegue: «La cantina sorgerà sotto terra e l’intervento, nella sua complessità, si svilupperà tra i 2.500 ed i 3mila metri quadrati».

Già definiti gli obiettivi di produzione nel breve e medio termine delle vigne bolgheresi. «Intendiamo produrre subito un Bolgheri rosso e un Bolgheri Bianco – sostiene l’amministratore delegato Sator –, e più avanti un Bolgheri Superiore. È un progetto importante e a cui teniamo moltissimo, abbiamo già chiesto di entrare nel Consorzio della Doc Bolgheri». Che conclude: «L’investimento è una ulteriore risposta al nostro dogma di produrre vini di eccezionale qualità, senza trascurare l’impegno massimo e assoluto nei confronti dell’ambiente che mostra sempre più le sue fragilità».

La nuova tenuta di Bolgheri si affianca alle altre realtà produttive della cantina con il Chianti Classico e Montalcino. «Il nostro obiettivo è di esprimere il terroir di Bolgheri con vini strutturati e setosi, preservando altresì la classica eleganza toscana – aggiunge il direttore delle Tenute Ruffino, Maurizio Bogoni –. Ci sentiamo custodi del territorio e vogliamo rispettare il complesso ecosistema di cui sono, e siamo, parte. Questa acquisizione è un importante progresso nel viaggio di Ruffino verso la sostenibilità e la viticoltura di qualità».

 

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