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Agostini: «Abbiamo appoggiato la scelta tecnica dell’allenatore»

G.B.

31 dicembre 2021
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FORTE. Una decisione sofferta «ma necessaria in quanto gli attuali regolamenti non consentono alternative».

Recita così il comunicato con cui l’Hockey Forte ha rinunciato a Marti Casas per sostituirlo in pista con l'allenatore-giocatore Marc Gual. Eppure, in un coro unanime, da tutti i tifosi rossoblù subito è sorta una domanda: perché?

«Mister Gual ha presentato al comitato esecutivo la richiesta di poter dare in prima persona un maggior contributo in pista alla squadra – spiega Antonio Agostini, direttore generale della società rossoblù – di conseguenza, dopo il recente esonero di Alberto Orlandi e dopo aver dato fiducia a Gual come nuovo allenatore, abbiamo ritenuto opportuno ribadirgli il nostro sostegno avallandone le scelte tecniche: potendo avere solo tre stranieri in rosa, quindi, per lui si è resa necessaria una scelta dolorosa che è ricaduta su Casas. Non è stato affatto semplice, non è certo una bocciatura dell'operato del giocatore sono stato io a comunicarglielo mercoledì e, anche a livello personale, è stata molto dura: nutriamo tutti il massimo rispetto e stima per la persona e per l'atleta, la speranza è che in un futuro non troppo lontano il suo cammino e quello del Forte possano tornare ad incontrarsi».

Resta però un fatto: in via Ferrucci si è fatto spazio a un giocatore di 41 anni (per quanto rinomato come Marc Gual, ex pilastro di un team blasonato come il Barcellona) escludendone dalla squadra uno di 26. Una scelta per cui molti – specie chi vedeva in Casas uno degli uomini simbolo di questo nuovo ciclo del Forte dei Marmi – hanno storto il naso, criticando la scarsa lungimiranza della società. «Accettiamo le critiche, ma le rispediamo al mittente. Il comitato esecutivo ha un'idea di progettualità a lungo termine – ribadisce Agostini – e già tanto è stato fatto: al di là dell'aspetto sportivo, con una Supercoppa già vinta in questa stagione, una delle priorità era il riassetto dei conti societari. L'avvento del Progetto Felicità e di Attilio Bindi ha dato grande serenità sotto l'aspetto economico alla società – spiega il direttore generale – e stiamo gettando le basi per il futuro dell'Hockey Forte: l'anno scorso non abbiamo avuto il tempo di muoverci come volevamo, dato che il Progetto è stato lanciato in estate, ma abbiamo grandi prospettive. Marc Gual in quest’ottica è una figura estremamente valida, non solo per gli obiettivi da centrare nell'immediato. Bisogna infine considerare che è al vaglio la proposta per portare a cinque il numero di stranieri per squadra, quindi con Marti potrebbe trattarsi solo di un arrivederci».



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