Il Tirreno

Versilia

Per il Viareggio gli spareggi salvezza non sono un tabù 

di Massimo Guidi
Per il Viareggio gli spareggi salvezza non sono un tabù 

È la dodicesima volta che i bianconeri si giocano la stagione con la sfida in coda al campionato: hanno vinto quasi sempre

18 maggio 2017
4 MINUTI DI LETTURA





VIAREGGIO. Per la dodicesima volta nella sua storia, quasi centenaria, il Viareggio si giocherà la permanenza nella categoria in cui ha disputato il campionato attraverso uno spareggio o playout nell’attuale definizione.
La prima volta per le zebre risale a 81 anni fa, al termine del campionato di serie B 1935/1936. I bianconeri si piazzano al dodicesimo posto a pari con Spal, Pistoiese e Foggia. Non esistono ancora artifici come la differenza reti o i punti negli scontri diretti e allora per stabilire l’unica squadra che otterrà la permanenza in categoria viene disputato, siamo a metà giugno, un gironcino all’italiana. Il Viareggio supera Foggia (2-0) e Spal (6-1) e poi pareggia (1-1) con la Pistoiese che ha a sua volta battuto emiliani e pugliesi. Ci vuole dunque un ulteriore spareggio tra Viareggio e Pistoiese che si gioca il 5 luglio (a Lucca) e che vede le zebre vittoriose per 2-0 con reti di “Tigretta” Lippi e Pampaloni.
Nella stagione 1957/1958 (IV Serie) il Viareggio si ritrova a giocarsi la salvezza contro il Piombino con il quale ha chiuso la stagione a pari merito al decimo posto. La formula è quella dell’andata e ritorno senza differenza reti. Al “Magona” si impone il Piombino (1-0) al ritorno vince il Viareggio per 2-0. La “bella” va in scena a Livorno e il Viareggio vince per 2-0 (Pampaloni e Cecchino Bertolucci).
La stagione seguente le zebre devono guadagnarsi la salvezza ancora con uno spareggio. Avversario la Rondinella. Si gioca in gara secca (a Empoli) e i bianconeri di Riparbelli vincono per 3-1 con reti di Bertolucci, Pardini e Magrini.
Facendo un salto di quasi quaranta anni ci si proietta nella stagione 1997/1998. Il campionato è quello di C/2, l’avversario il Tempio. La formula dei playout prevede il doppio confronto con la squadra meglio piazzata in classifica (il Viareggio) che giocherà gara-due in casa e che in caso di parità di punti e differenza reti (i gol in trasferta non valgono doppio) sarà salva. I bianconeri perdono in Sardegna (1-0) ma vincono il ritorno (3-2) al termine di una delle partite più intense degli ultimi venti anni di calcio viareggino decisa a dieci minuti dalla fine da Doni.
Il romanzo che narra le vicende bianconere dei playout ha pagine interessanti anche nel nuovo secolo. Al termine della stagione 2000/2001 il Viareggio si gioca la permanenza in C/2 con il Russi. Le zebre di Maddaloni (peggio piazzate) ipotecano però la salvezza ai “Pini” con un 3-0 firmato Sansovini e Muoio (doppietta). Il 3-2 del ritorno (per le zebre Bonuccelli e Sansovini) non basta al Russi per evitare la retrocessione.
Viareggio sempre vincente negli spareggi e siccome c’è sempre una prima volta ecco le zebre perdono per la prima volta i playout del campionato 2001/2002. Il Viareggio meglio piazzato della Valenzana sembra avere messo al sicuro la salvezza dopo il 2-2 (gol di Bonucceli e Redavid) dopo la gara in Piemonte. Ma ai “Pini” succede l’irreparabile che arriva a tre minuti dalla fine quando la Valenzana sblocca il risultato (gli “orafi” segneranno poi un altro gol nel recupero) mandando il Viareggio in serie D.
L’anno seguente la retrocessione il Viareggio deve di nuovo giocarsi la salvezza ai playout. Sulla panca bianconera c’è Carlo Bresciani che ha rilevato la squadra che dopo undici giornate sembra già destinata alla retrocessione diretta. Il tecnico riesce a rimettere la barca in linea di galleggiamento per arrivare ai playout contro il Vado. All’andata ai “Pini” il Viareggio vince per 1-0 con gol di Daniele Mannini ma non è sufficiente a centrare la salvezza perché al “Chittolina” i liguri vincono per 2-1. I gol in trasferta non valgono doppio e siccome il Vado si è meglio piazzato in classifica arriva la seconda retrocessione consecutiva.
Ma i playout più entusiasmanti e anche più vicini sono quelli dell’epoca del Viareggio del presidentissimo Stefano Dinelli. Il primo (campionato di C/2 2007/2008) è contro la Viterbese di Rambaudi. Il Viareggio di Alfredo Aglietti vince 1-0 in Tuscia con un gol del Condor Bonuccelli che gioca in pratica con una gamba sola. Al ritorno vittoria per 2-1 (Di Paola e Fusi su rigore) delle zebre la cui porta è difesa da un giovane Andrea Carpita.
Gli ultimi tre spareggi salvezza il Viareggio li disputa in Prima Divisione. Nella stagione 2009/2010 contro la Paganese: finisce 1-1 sia a Pagani (gol di Caturano) che sul neutro di Livorno (Guadalupi) con il Viareggio salvo per la migliore classifica finale.
Non c’è storia o quasi l’anno seguente contro il favorito Cosenza che ha in campo Stefano Fiore e che ha il vantaggio della migliore classifica. Il Viareggio di Beppe Scienza vince ai “Pini” (3-1) con tripletta di Bocalon e poi anche in Calabria con una rete di Samuele Pizza.
L’ultimo doppio confronto dei playout è nella stagione 2011/2012. Ancora una volta l’avversario delle zebre, il Monza, è favorito. Ma il Viareggio di Stefano Cuoghi ha nel motore gente come Simone Zaza, Martella, Cesarini e Cristiani. Le zebre espugnano il “Brianteo” (gol di D’Onofrio) e poi travolgono ai “Pini” i lombardi (4-1) griffato da Zaza (doppietta), Cristiani e Pellegrini.

Primo piano
Il personaggio

Giacomo, da benzinaio a Pisa a inventore del nuovo social sbarcato in America: «Aiuto la gente a realizzare i sogni»

di Valentina Landucci