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Viareggio, aggredito per una sigaretta perde un occhio: assalitore condannato a 8 anni

di Luca Tronchetti

	Il luogo dove è avvenuta l’aggressione, davanti al Collegio Colombo in Darsena (foto d’archivio)
Il luogo dove è avvenuta l’aggressione, davanti al Collegio Colombo in Darsena (foto d’archivio)

L’aggressione risale all’agosto di quest’anno. Vittima l’ex imprenditore Angelo Lemmetti che è stato colpito con una grossa pietra nella Pineta di Levante in Darsena

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VIAREGGIO. Ha rischiato la vita per aver incrociato sulla sua strada una persona violenta e aggressiva che per inspiegabili motivi lo ha colpito con una grossa pietra provocandogli la rottura del bulbo oculare con perdita dell’occhio destro, la frattura del seno mascellare e dell’arcata zigomatica destra e un trauma cranico che lo ha costretto a una lunga degenza e a indicibili sofferenze. Quattro mesi dopo quella tragica sera nella Pineta di Levante in Darsena che ha cambiato la vita dell’ex imprenditore edile viareggino Angelo Lemmetti, 80 anni, oggi in pensione, il giudice del tribunale di Lucca, Gianluca Massaro, ha condannato a otto anni di reclusione con l’accusa di lesioni gravissime, irreversibili e permanenti il suo assalitore.

Si tratta di Mohamed Khalfallah, 49 anni, origini tunisine, in Italia senza fissa dimora e che si trova detenuto nel carcere di San Giorgio dove resterà recluso.

L’assurda aggressione

Angelo Lemmetti come faceva spesso verso le 21 di domenica 17 agosto si trovava nella zona della Pineta di Levante per portare a spasso il cane. Lì è stato avvicinato dall’extracomunitario che, senza un apparente motivo, lo ha colpito in pieno volto con una pietra di notevoli dimensioni. Un colpo violentissimo scagliato a sorpresa senza che l’anziano imprenditore avesse il tempo di reagire per difendersi. Quel colpo ha avuto un effetto devastante con la rottura del bulbo oculare e la frattura della parete superiore, mediale, laterale e del pavimento dell’orbita destra con tanto di ricovero (inizialmente in prognosi riservata) che ha comportato l’indebolimento e la perenne menomazione dell’organo della vista in considerazione della perdita dell’occhio destro. Inoltre quella botta gli ha provocato una serie di fratture mascellari e zigomatiche sia sulla parete destra che su quella sinistra.

Per una sigaretta

Si stenta a crederlo, ma la violenza gratuita potrebbe aver avuto origine da una sigaretta. Perché Lemmetti - che vive in via Virgilio insieme alla moglie, titolare di uno stabilimento balneare in Darsena - arrivato con il cane all’ingresso della Pineta di Levante, proprio di fianco all’ex Collegio Colombo, è stato avvicinato dall’aggressore dai capelli sale e pepe e con indosso una maglia gialla. In un primo momento l’extracomunitario gli avrebbe chiesto una sigaretta. L’imprenditore in pensione non ne aveva e al diniego, senza che vi fosse stato un alterco o un tentativo di rapina da parte dell’immigrato, Mohamed Khalfallah gli ha sferrato un colpo in pieno volto con una grossa pietra. Poi è scappato via rifugiandosi all’interno della Pineta. Stordito, sanguinante e con il volto tumefatto Angelo Lemmetti ha avuto la forza di rientrare nella sua abitazione e da lì ha telefonato alla centrale operativa 118. Sul posto è arrivata un’ambulanza che lo ha trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Versilia dove è stato sottoposto alle cure del caso. Ma sin dai primi controlli ai sanitari era apparso chiaro che l’occhio destro era compromesso e le possibilità di recupero erano praticamente nulle. L’extracomunitario è stato poi individuato qualche ora più tardi e arrestato dalla polizia alla Torre Matilde.

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