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È morto Alfredo Gori, addio alla memoria storica di Massarosa: lo studio e l’impegno al servizio della comunità

di Redazione Viareggio

	Alfredo Gori
Alfredo Gori

Il vicesindaco Adolfo Del Soldato: «Un vuoto tremendo nel panorama anche intellettuale del nostro comune»

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MASSAROSA. Una morte improvvisa «che lascia sgomenti, un vuoto tremendo nel panorama anche intellettuale del nostro comune». Così Adolfo Del Soldato, vicesindaco di Massarosa, ricorda Alfredo Gori, 78 anni, storico segretario della sezione del Pci di Stiava, a più riprese eletto consigliere comunale a Massarosa con molte preferenze al seguito e studioso appassionato della storia della comunità massarosese e di Stiava.

La passione per la storia

«Alfredo era l’esponente di una Stiava antica e nobile, dove attorno al movimento operaio si era formata una classe dirigente molto vicina ai bisogni della comunità – prosegue Del Soldato – nell’ultima parte della sua vita aveva trasformato questa sua passione politica nell’impegno di studioso attento alla storia di Stiava e del nostro territorio: ci lascia i suoi libri, i tanti spunti di riflessione sollecitati negli anni e i ricordi di molte iniziative portate avanti insieme».

Il cordoglio della comunità

Al cordoglio dell’amministrazione comunale di Massarosa hanno fatto seguito anche attestazioni di affetto e di stima da politici di lungo corso, come ad esempio l’ex assessore regionale Marco Montemagni. «Alfredo è stato sempre fortemente impegnato in vari campi – ricorda – quello politico, da segretario del Pci di Stiava che rappresentava la realtà di maggiore forze del partito nel Comune di Massarosa e uno dei più significativi della Versilia. E poi da pensionato nel campo della ricerca sulla storia locale, cercando le fonti e girando tanti archivi. Un compagno molto serio, rigoroso, che ha dato un contributo importante a tutta la comunità a cui apparteneva».

L’impegno sociale e culturale

Gori fu anche «autorevole dirigente della “Alleanza Contadini”, quella che è divenuta l’attuale Cia, sia in Versilia che a livello provinciale – commenta l’ex assessore viareggino Fabrizio Manfredi – e ha poi continuato negli anni a fornire il suo prezioso contributo di natura sociale e culturale scrivendo e pubblicando i suoi libri. Con lui, dopo la scomparsa nei giorni scorsi di Riccardo Bertini, viene a mancare un’altra figura di quegli esponenti dell’allora Pci che hanno dedicato gran parte della loro vita ai valori della giustizia, dell’eguaglianza e della libertà».

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