Spiagge all’asta, appello di Mallegni dopo la sentenza del Consiglio di Stato: «Ecco perché i Comuni devono fare subito le gare»
L’ex sindaco e senatore: «Se le amministrazioni aspettano i decreti e i ricorsi la situazione rischia di peggiorare per gli imprenditori»
PIETRASANTA. È un appello destinato a far discutere, quello di Massimo Mallegni (ma è nello stile del personaggio, che non ama le banalità). L’ex sindaco e senatore pietrasantino, infatti, invita i Comuni versiliesi a far partire subito le gare pubbliche delle spiagge. Parrebbe un controsenso, rispetto alla linea pro imprese che Mallegni ha sempre tenuto: eppure è lo stesso politico a spiegare questa sua presa di posizione. Frutto anche dell’esperienza personale in Parlamento, durante la quale - con lui in Forza Italia e il collega Umberto Buratti, ex sindaco di Forte, nel Pd - contribuì all’approvazione della legge sulla Concorrenza, la numero 118 del 2022, conosciuta dai balneari come legge Draghi dal nome dell’allora presidente del Consiglio. Normativa osteggiata, così come il premier che l’aveva avallata, ma rivelatasi - secondo Mallegni - «più vantaggiosa di quanto i balneari abbiano voluto ammettere».
Revisione del Codice della navigazione
«Questa legge è in vigore, ed è stata strutturata in maniera molto chiara e precisa - spiega Mallegni - Si parla di procedure selettive per l’affidamento futuro delle concessioni, ma anche di riconoscimento della professionalità acquisita, con adeguata considerazione degli investimenti fatti e riconoscimento dell’indennizzo a carico del concessionario subentrante». Nella legge, inoltre, era prevista «la revisione del Codice della navigazione», di cui si sta parlando in questo periodo, a proposito dell’articolo 49 che oggi viene visto come "spauracchio" dai balneari. Timorosi di perdere a zero la proprietà delle strutture costruite sulla spiaggia. «Se i Comuni aspettano i futuri decreti governativi - prosegue Mallegni - la situazione rischia di peggiorare per i concessionari. Se, invece, le amministrazioni avviano adesso le procedure di evidenza pubblica, sulla base di questa legge 118, da un lato si chiuderà il conto con l’Unione Europea e con le rivendicazioni dell’Autorità antitrust, perché effettivamente le gare sono partite. Dall’altro si potrà gestire meglio la ricaduta sulle imprese balneari. Che ad oggi inseguono, convinte da qualcuno, miraggi fatti di ricorsi in tribunale e tentativi di riportare la situazione a una realtà che non è più tale».
Anticipare i passaggi
Mallegni, in questo senso, ritiene di dover anticipare gli ulteriori passaggi che potrebbero far precipitare la situazione. Uno di questi passaggi è la prossima discussione di fronte al Tribunale amministrativo regionale della Toscana, con l’Antitrust opposta ai Comuni versiliesi in due diverse udienze a novembre. A causa di provvedimenti dei Comuni che, secondo l’Authority, non rispettano la direttiva Bolkestein e la conseguente messa a gara delle concessioni delle spiagge, in lesione della concorrenza. Proprio Pietrasanta, "casa" di Mallegni - la cui famiglia ha uno stabilimento balneare - rischia di essere il primo territorio a far partire le aste.
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