Il Tirreno

PIETRASANTA. Una scritta minatoria contro la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, vergata nella notte con la vernice spray sul muro di un hotel a Marina di Pietrasanta, in località Tonfano. “Spara a Giorgia” recita il breve inciso sul muro, accompagnato da una stella a cinque punte affiancata dalle lettere Br: un chiaro riferimento alle Brigate Rosse degli anni di piombo.

È stata questa la scintilla che ieri, 7 dicembre, ha scatenato l’indignazione (politica e non solo) verso quello che in breve – diffuso sui social network anche dai canali ufficiali di Fratelli d’Italia – non ha faticato a diventare un caso nazionale.

La ricostruzione

Ma partiamo dai fatti. Durante la notte tra sabato e ieri infatti qualcuno – per il momento ancora ignoto – ha scritto l’ignobile frase indirizzata alla presidente del Consiglio. Il fatto è stato immediatamente denunciato e sul caso sta in queste ore indagando la polizia di Stato con gli agenti del commissariato di Forte dei Marmi. Un’attività tutt’altro che semplice, dato che in quella zona non risulterebbero presenti telecamere di videosorveglianza cittadina (l’unico apparecchio di controllo è quello posto all’incrocio con il viale a mare, ma si attiva soltanto in caso di passaggio con il rosso dei veicoli).

Dalla questura di Lucca però confermano che sono in corso «tutti gli accertamenti necessari» per fare chiarezza sull’accaduto, anche cercando di verificare la presenza di filmati che ritraggano i colpevoli.

I messaggi

«Un gesto vile che richiama stagioni buie della nostra storia», lo definiscono dal coordinamento provinciale di Fratelli d’Italia, tra i primi a esprimere solidarietà alla premier. Anche Giovanni Donzelli, braccio destro di Giorgia Meloni e suo uomo di punta in Toscana, ha espresso la propria vicinanza sottolineando che «il linguaggio d’odio di certa sinistra rischia di fomentare i facinorosi e di far ripiombare l’Italia in un clima che non vorremo mai più rivivere». Solidarietà a Meloni è arrivata anche da molti deputati e senatori. Numerosissimi i messaggi.

Sul caso è intervenuto pure l’Osservatorio Nazionale Anni di Piombo che ha condannato il gesto «nella maniera più ferma e totale».