Lutto
Viareggio, preso a bastonate mentre fa footing: «Poteva andare molto peggio»
Stava correndo in pineta di Levante quando un uomo lo ha aggredito senza motivo. Il 50enne racconta al Tirreno: «Mi ha colpito alla tempia e perdevo sangue»
VIAREGGIO. Aggredito e preso a bastonate mentre stava facendo footing. È successo a Stefano Corsini, 50enne viareggino residente nel quartiere ex Campo d’Aviazione.
L’aggressione
Corsini ha voluto raccontare la sua disavventura, con la triste consapevolezza che sarebbe potuta andargli peggio: è stato medicato al pronto soccorso dell’ospedale Versilia con sei punti di sutura alla tempia per una bastonata ricevuta a tradimento da parte di un cittadino extracomunitario. «Stavo percorrendo il vialetto di fianco al viale dei Tigli dentro la pineta di Levane – dice – nel pomeriggio di pochi giorni fa intorno alle 18,30, più o meno nei pressi di villa Borbone in linea d’aria, quando ho superato mentre correvo un uomo che camminava e che improvvisamente ha raccolto un bastone a terra e mi ha colpito senza nessuno motivo alla tempia, procurandomi una ferita. Mi sono toccato con la mano e ho visto uscire sangue, menomale che non ho perso i sensi e che in qualche modo sono riuscito a trovare una spazio fra la vegetazione per arrivare sul viale dei Tigli, dove mi ha visto un uomo ed è venuto subito in mio soccorso; l’ho poi rintracciato nei giorni seguenti, gli ho telefonato per ringraziarlo, perché ha dato l’allarme, sono arrivati i soccorsi e i carabinieri. Si sono unite anche altre persone spaventate per quanto accaduto».
«Nel frattempo lo straniero si era dileguato; era uno squilibrato, come se fosse stato sotto l’effetto di stupefacenti. Mi avrebbe potuto fare del male seriamente, perché se avessi perso i sensi, chissà se mi avesse colpito ancora come sarebbe finita. È per questo motivo che ho voluto raccontare quanto mi è accaduto».
I pericoli in pineta
Il racconto del 50enne prosegue. «Non poter andare in pineta e fare quello che uno vuole, come ho sempre fatto, è inconcepibile – prosegue Corsini – Mentre correvo mi ha sorpassato anche un signore con una bambina in bicicletta che avrà avuto 10 anni, poteva accadere anche a loro questa disavventura. Ho incontrato anche delle signore a passeggio con il cane. Abbiamo un parco verde che ci invidiano tutti, ma non siamo più padroni di potercelo godere: siamo da soli, nessuno infatti ci protegge e ci dà la possibilità di poter fare quello che amiamo fare, cioè correre in pineta. C’è infatti il costante pericolo che puoi essere aggredito come è accaduto a me e come ad altri. I carabinieri sono intervenuti, hanno preso atto di ciò che è avvenuto, ma di questo personaggio non c’è stata traccia; ho presentato denuncia, ma uno squilibrato così in circolazione è un pericolo per tutti, prestate attenzione. A questo punto correrò sull’asfalto del viale dei Tigli o a fianco».