Il Tirreno

Versilia

L'anniversario del disastro

Strage, Viareggio non dimentica: il corteo nel segno della pace e del ricordo di Donatella Francesconi – Video

di Roy Lepore, Luciano Menconi e Claudio Vecoli

	Un momento del corteo e la giornalista del Tirreno, Donatella Francesconi, scomparsa il 26 giugno 2025 (foto Paglianti)
Un momento del corteo e la giornalista del Tirreno, Donatella Francesconi, scomparsa il 26 giugno 2025 (foto Paglianti)

Tante insegne arcobaleno nella processione in memoria del disastro ferroviario del 29 giugno 2009. Le ceneri della giornalista del Tirreno insieme a quelle delle vittime

4 MINUTI DI LETTURA





VIAREGGIO. La città si è stretta ancora una volta attorno ai familiari delle vittime della strage. Passano gli anni ma il corteo che ogni 29 giugno ricorda le 32 persone che persero la vita a causa del disastro ferroviario continua ad essere vissuto dai viareggini come un impegno solenne, una processione laica che testimonia un legame profondo con chi da quella notte ha avuto la vita distrutta e la voglia di combattere per la verità e la giustizia. Una processione fatta di istituzioni, ma anche se non soprattutto di persone comuni, che hanno partecipato in gruppo (come le associazioni dei donatori di sangue, i bagnini con le loro canotte rosse, i volontari di “Libera”, i sindacati, gli ultras del Viareggio con il loro striscione sulla giustizia...).

Una verità che c’è
Il processo agli imputati di quella strage non è ancora definitivamente terminato ma il verdetto fondamentale, che attribuisce loro le responsabilità di quanto è successo, è ormai incontrovertibile. Questo però non basta ad attenuare l’impegno dell’associazione Il Mondo che Vorrei e la vicinanza di tutta la città.
Se la lunga vicenda giudiziaria seguita alla tragedia è approdata alla condanna dei colpevoli è anche grazie a Donatella Francesconi, la nostra giornalista morta giovedì scorso all’età di 63 anni, che più di tutti ha seguito ogni singolo passaggio di questa tragedia. «Senza di lei oggi sarebbe stata tutta un’altra storia» ha detto e ripetuto Daniela Rombi a nome dei familiari delle vittime in occasione della cerimonia di addio a Donatella. Un riconoscimento che ha ribadito dal palco al termine della cerimonia di ieri sera. «Una donna e una giornalista che è sempre stata dalla parte dei più deboli e che aveva a cuore la verità e la giustizia».


Le ceneri di Donatella
Per i familiari di chi ha perso la vita sedici anni fa Donatella Francesconi era una di loro. Lo è stata in tutte le battaglie combattute in questi anni, lo sarà per sempre. Come testimonia il fatto che le ceneri della nostra giornalista – questa è l’idea a cui si sta lavorando – saranno accolte insieme a quelle delle vittime della strage.

I segni della pace
Quello di ieri sera è stato il primo corteo senza Donatella ed è stato anche quello che “ Il Mondo che vorrei” ha voluto contrassegnare con i colori della pace. I partecipanti sono stati invitati a portare bandiere arcobaleno. E in tanti hanno portato una bandiera, uno striscione, un cartello, un segno per dire stop a ogni guerra.
Al tema della pace e della sicurezza è stato dedicato il convegno che si è tenuto alle 18,30 davanti alla Chiesetta dei Pescatori in Darsena, seguito dalla rappresentazione teatrale del collettivo Amalia Aps con Alessio Bernardoni, Elena Natucci e Massimo Vazzana.


La messa per le vittime
La commemorazione è iniziata la mattina con la messa in suffragio celebrata nella cappella del cimitero della Misericordia da padre Elzeario Nowak, parroco della parrocchia di Sant’Antonio. Una cerimonia molto raccolta a cui hanno partecipato anche il vice sindaco di Viareggio Valter Alberici (che ieri ha sostituito il sindaco Giorgio Del Ghingaro) e l’assessora al sociale di Camaiore Anna Graziani.
Il 29 giugno coincide anche con la commemorazione di Pietro e Paolo e padre Nowak ha voluto sottolineare la similitudine tra i martiri cristiani e i martiri della strage di Viareggio. «I martiri della strage di Viareggio non siano soltanto numeri» ha detto il sacerdote. Al termine della liturgia, il momento forse più emozionante, quello della benedizione della cappella, dove sono custodite molte delle vittime della strage. Cappella su cui campeggia, da quest’anno, la locandina del Tirreno "Condanne confermate", affissa all’altare con le parole che hanno sancito di fatto la conclusione del processo e la conferma delle condanne di tutti gli imputati.

Intanto il professor Andrea Bemi ha realizzato una cartolina dal titolo “Sempre nel cuore”, mentre Giuliano Olivi del bagno 90° Minuto alle Focette ha realizzato un video omaggio alle vittime della strage con un cuore gigantesco “pettinato” sulla spiaggia accanto a 32 seggiole vuote.

Museo della memoria
La segretaria del Pd Elly Schlein oggi ha rilanciato il progetto della costituzione del museo dedicato alla strage di Viareggio. «Ricordare – ha detto – non significa restare immersi nel passato ma costruire il futuro sulle fondamenta della responsabilità. Ecco perché speriamo che questo progetto trovi rinnovato slancio e ci rivolgiamo anche alle forze di centrodestra affinché possa essere presto approvato».
«La proposta di legge che vuole istituire il museo dedicato alla memoria delle vittime e promuovere la sicurezza ferroviaria – ha ricordato il deputato Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente – è fermo però da un anno e mezzo in Commissione Cultura della Camera. L'iter va sbloccato immediatamente e ci appelliamo a tutte le forze politiche perché venga calendarizzato prima possibile».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Primo piano
La guida

Guardia medica turistica in Toscana, la mappa delle cure per l’estate: come funziona il servizio, indirizzi e orari

di Francesca Ferri