Il Tirreno

Versilia

Il lutto

La Versilia dice addio al “re dei tordelli”: con i suoi piatti ha conquistato i vip

di Luca Basile
Demetrio con la moglie
Demetrio con la moglie

Tra i clienti Panariello, Del Piero e Rossi Stuart: per i versiliesi e non solo una tappa che era quasi obbligatoria

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PIETRASANTA. A quel titolo, “re dei tordelli”, acquisito nel divenire di mezzo secolo di pietanze cucinate evocando i sapori e i menù della tradizione, Demetrio Ulivi, per tutti Demè, teneva in modo particolare. Perché Demè, scomparso nella giornata di sabato 31 maggio all’età di 91 anni, credeva fortemente nella sua ricetta gastronomica proposta, giorno dopo giorno, nel ristorante di Vallecchia che ha portato e continuerà anche in futuro, grazie ai familiari, a portare il suo nome.

Una trattoria di altri tempi, quella di Ulivi: i tordelli con il ragù, certo, ma anche gli antipasti con i salumi, la trippa, il pollo fritto, l’arrosto con le patate, la rosticciana al sugo, il litro di vino rosso e poi le risate, la convivialità.

Per i versiliesi e non solo per i versiliesi la tappa culinaria da Demè, nel tempo, ha rappresentato un ritorno al passato, ai ristoranti di una volta, alla cucina casalinga, quella che portavano in dote le nonne, fra sapori semplici, genuini. Demetrio Ulivi amava il suo lavoro, condiviso con la moglie Giulia e il figlio Luigi e lo amava al tal punto da averlo intrapreso da giovanissimo per poi mettersi in proprio: il primo ristorante aperto a Forte dei Marmi e poi il trasloco dalle parti della curva di Vallecchia, dove le auto dei clienti, soprattutto nei fine-settimana, si incolonnano per cercare il parcheggio nelle vicinanze.

Il ricordo

«Fino a quando la salute gli ha consentito di muoversi – raccontano i familiari – Demè ha continuato a frequentare i locali, a parlare con i clienti, a socializzare. Era una persona amabile, che teneva tantissimo al suo aspetto, si vestiva in modo elegante, perché la riteneva una forma di rispetto nei confronti della clientela». Una clientela che non aveva e non ha una precisa identità: dalle famiglie alle coppie, dall’operaio al magnate appena sceso dallo yacht, dai comici, Giorgio Panariello agli attori, leggi Kim Rossi Stuart fino ai calciatori come Alessandro Del Piero. Tutti inebriati dai fritti, dal baccalà alla livornese e dal ragù sulla pasta e ancora da un servizio senza fronzoli e diretto, così come diretto ed empatico era Demetrio Ulivi.

L’ultimo saluto

La notizia della sua morte, nel breve volgere della mattinata, ha accomunato nel dolore molti versiliesi. La salma di Ulivi si trova presso la chiesa della Misericordia a Seravezza. I funerali si svolgeranno martedì 3 giugno alle ore 16 a Vallecchia. Saranno in molti a partecipare all’ultimo abbraccio a un uomo che con semplicità e genialità ha scritto una pagina importante del grande libro della cucina versiliese. 

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