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Viareggio, taglio totale e ripiantumazione: come sarà il parco dell’Uccelliera

di Barbara Antoni
Viareggio, taglio totale e ripiantumazione: come sarà il parco dell’Uccelliera

Il piano di riqualificazione: pini al centro, latifoglie all’esterno

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VIAREGGIO. È previsto per inizio autunno il completamento del taglio radicale del parco dell’Uccelliera, porzione della Pineta di Ponente nella zona di via Zara (nella quale già a fine 2023 furono tagliati diversi esemplari di pini). Intervento necessario e propedeutico alla sua riqualificazione, tramite ripiantumazione di alberi, come da progetto predisposto dall’agronoma Marta Buffoni, investita dell’incarico dal Comune di Viareggio a fine 2023. Nel frattempo, la gara d’appalto per i lavori è stata espletata: li eseguirà (come indicato nella determina 1095 del 9 maggio) per 187.292 euro la ditta Mauro Guidoni srl di Pistoia. Meno pineta, più bosco di latifoglie: è questo il nucleo del progetto realizzato dalla professionista Buffoni, la cui elaborazione ha tenuto, tra le altre, in primaria considerazione il tema della sicurezza.

«La pineta sta cadendo – è a fine ciclo – premette l’agronoma –; in quel punto in particolare i pini hanno radici nell’acqua, per questo sono particolarmente fragili e cadono con facilità. Il parco verrà ricostituito con un nucleo centrale di pineta, mentre avvicinandosi all’esterno sarà popolato da una fascia di alberi di latifoglie, come lecci e frassini, per fare alcuni esempi. Tutto questo in vista di quando la pineta giungerà alla maturità: se i pini cadessero, in questo caso, finirebbero su altri alberi».

In questa previsione, appunto, la misura di sicurezza. Ma c’è anche un’altra questione alla base della scelta di inserire le latifoglie. «Con la pineta a fine ciclo – riprende la spiegazione – riprende campo naturalmente la macchia mediterranea, e quindi i lecci. Ma anche le acacie: la pineta si riempirebbe di questi alberi, cosiddetti specie pioniere, che si sviluppa anche in zone assolate. Il progetto che ho messo a punto – sottolinea Buffoni – prevede una fascia di rispetto fra pineta e strada: mi auguro che questa cosa venga compresa. Alla base, la questione di cui dobbiamo tenere conto è che il patrimonio delle pinete è tutto alla fine».

Sempre in base al progetto stilato, è stato previsto un cronoprogramma degli interventi da eseguire.

«I tagli inizieranno ad autunno – anticipa l’agronoma Buffoni –; la piantumazione prenderà il via forse entro fine anno, dipenderà anche dalle condizioni atmosferiche. Prima verranno messe a dimora piante piccole, che hanno più capacità di attecchimento, poi le piante più grandi».

Previste anche distanze precise fra un albero e l’altro in base alla tipologia. I pini ad esempio, destinati alla parte centrale, verranno messi a dimora in numero di quattrocento piante per ettaro; nella parte esterna, l’anello, come lo definisce l’agronoma, le piante di latifoglie messe a dimora saranno in numero di duecento per ettaro.

Nell’ambito della progettazione eseguita, è previsto anche un piano di manutenzione del “nuovo” parco dell’Uccelliera per un termine fra due e tre anni: anche in questo caso, una previsione «per garantire il migliore attecchimento delle piante». L’agronoma, infine, tiene a sottolineare che il piano messo a punto fa riferimento a una autorizzazione paesaggistica. Quanto agli alberi di nuova piantumazione, il numero potrebbe aumentare qualora «la percentuale di piante fallaci fosse maggiore delle previsioni».

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