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Viareggio, rotto l’argine alla Fossa dell’Abate: «Danno grave per quattro bagni»

di Matteo Tuccini

	Il lato viareggino della Fossa dell’Abate
Il lato viareggino della Fossa dell’Abate

La spiaggia è stata “mangiata” dalle onde: il Comune contro la Bonifica

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VIAREGGIO. La rottura dell’argine alla Fossa dell’Abate sta causando «un danno grave a quattro stabilimenti balneari lato Viareggio». Perché l’acqua erode la spiaggia di fronte a questi stabilimenti, riducendo gli spazi a disposizione per la clientela. Il Comune di Viareggio e i balneari lanciano l’allarme, chiedendo un intervento rapido quantomeno per tamponare la situazione in vista dell’apertura della stagione turistica. Il Comune, in particolare, esprime «forte preoccupazione per la rottura dell’argine della Fossa dell’Abate lato Viareggio, che ha causato una significativa erosione dell’arenile, compromettendo la fruibilità della spiaggia e mettendo a rischio l’avvio della stagione balneare, con inevitabili ricadute economiche».

«La situazione che si è venuta a creare è molto preoccupante per le conseguenze che sta avendo sull’arenile in prossimità degli ultimi quattro stabilimenti balneari del nostro litorale, dove la spiaggia risulta visibilmente ridotta e compromessa», dichiara il sindaco Giorgio Del Ghingaro. «È importante sottolineare come il Comune, tramite l’Ufficio demanio – si aggiunge – abbia da tempo inviato comunicazione formale sia al Genio civile che al Consorzio di bonifica: il ripristino della funzionalità idraulica, come confermato anche dalla Regione, è una fattispecie di fenomeni per i quali è responsabile proprio il Consorzio di bonifica. Consorzio che tuttavia è assente – continua Del Ghingaro – nonostante le nostre sollecitazioni e il tempo trascorso (quasi un mese) ancora non abbiamo riscontri. Una gestione quanto meno superficiale e a farne le spese è il nostro territorio oltre tutto in un momento cruciale, con la Pasqua alle porte, in cui si prepara ad accogliere i turisti».

«È necessario intervenire con urgenza per ripristinare lo sfogo diretto verso il mare. Invito quindi il Consorzio di bonifica a prendere atto della gravità della situazione e a porre in essere, senza ulteriori indugi, gli interventi richiesti. Viareggio – conclude Del Ghingaro – non può permettersi ritardi ulteriori». Anche l’Associazione balneari di Viareggio, tramite il presidente Tommaso Magnani, invita gli enti competenti a trovare una soluzione «anche temporanea, con l’utilizzo di ruspe e mezzi di movimentazione della sabbia, in attesa che si provveda a un intervento risolutivo al 100%».

Dal Consorzio di bonifica replicano che, «la ditta incaricata dal Consorzio di bonifica Toscana Nord sarà già alla Fossa dell’Abate, che è la foce del fiume Camaiore, per liberarla e garantire l’officiosità idraulica del corso d’acqua, ossia per un migliore e più sicuro sbocco a mare, in vista della nuova perturbazione che, stando alle attuali previsioni, da domenica interesserà la nostra area. Sono certo – dice Dino Sodini, presidente del Consorzio di bonifica – che un amministratore e politico esperto come il sindaco di Viareggio sappia bene che si interviene in così breve tempo non perché lo ha detto il primo cittadino, ma perché quell’opera era prevista e programmata da tempo. L’amministrazione consortile e gli uffici tecnici si sono mossi sin dal primo momento, dialogando con il Genio civile per decidere come intervenire».

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