Crolla il solaio, sgomberato l’ex palazzo pretorio di Pietrasanta
Il cedimento al terzo piano dell’immobile storico: famiglia costretta a trovare alloggio in albergo
PIETRASANTA. Crolla una parte del solaio dell’ex Palazzo Pretorio, con vista su piazza Duomo e via dei Piastroni e all’ufficio tecnico comunale non resta altro che dichiarare l’inagibilità del proprio immobile. Crollo rilevato venerdì 14 febbraio e che ha innescato, nei giorni successivi, tutta una serie di sopralluoghi fino alla certificazione della parziale inagibilità.
A epilogo delle verifiche è stato infatti deciso, con ordinanza, lo sgombero degli uffici della società patrimoniale Pietrasanta Sviluppo, che si trovano al primo piano (mentre il cedimento si è verificato al terzo piano) e ancora degli spazi assegnati a otto associazioni (Fujiyama Pietrasanta, associazione musicale Diafonia, Avad – Associazione versiliese audiovisivi didattici, Anpi, circolo culturale Fratelli Rosselli, la sezione versiliese dell’associazione Mazziniana Italiana, Anmig – Associazione nazionale mutilati invalidi guerra e Colonia Cristiana). Sgombero, con conseguente sistemazione in un albergo a spese del Comune, anche per una famiglia di 4 persone con alloggio nel secondo piano dello stesso palazzo.
Il sindaco Alberto Giovannetti – precisano dal Comune – ha firmato l’ordinanza di sgombero dei locali inagibili che sono, oltre a quelli colpiti dal crollo (al di sopra delle scale di emergenza del teatro comunale, dove una volta si trovavano le celle delle carceri e che erano inutilizzati) anche i sottostanti, al secondo e primo piano, a scopo precauzionale e in attesa di accertamenti più puntuali. Gli uffici della Pietrasanta Sviluppo saranno trasferiti al piano terra del palazzo comunale in piazza Matteotti (presso l’ ex Urp con sportelli operativi dalla giornata di oggi) mantenendo gli stessi orari di apertura al pubblico. Tutte le associazioni sono state contattate telefonicamente e a mezzo mail dall’ufficio Patrimonio, concordando necessità e tempi di recupero dei loro materiali».
Nessun problema, invece, per il teatro Galeotti che resta agibile visto che si trova «in una porzione dell’edificio non coinvolta né compromessa strutturalmente».
«Nella mattinata sono iniziati i primi interventi su tetto, grondaie e infissi esterni, per evitare un aggravio della situazione e garantire un transito sicuro sulla viabilità laterale al fabbricato. Le verifiche – precisano dal Comune – proseguiranno su tutti gli elementi strutturali oggetto del crollo e su quelli vicini che si trovano nei locali interdetti e che si presentano di tipologia identica a quello collassato. Tali verifiche dovranno accertare le cause del cedimento (si parla di infiltrazioni), lo stato di “salute” delle altre travi e gli interventi di ripristino necessari. Tutti gli atti sono stati trasmessi alle autorità competenti».
Difficile ipotizzare una tempistica per il ripristino dell’agibilità dell’immobile. «Penso 20 giorni, forse un mese, vedremo: ma va detto che la situazione è assolutamente sotto controllo» le parole, intrise di ottimismo, di Giovannetti che aveva inserito l’ex Palazzo Pretorio nel piano di project financing da sviluppare d’intesa con i privati, per una sua riqualificazione anche a fini turistico-ricettivi. Piano che, visto il crollo del solaio, rischia adesso di vedere arenare il suo iter già avviato, in questi mesi, con una serie di contatti.