Il Tirreno

Versilia

La storia

Dalla Puglia a Camaiore per salvare il gatto travolto da un'auto: il cuore di Kim e la sua traversata

di Luca Basile
Kim insieme al micio salvato in Puglia e a destra Miciottoli
Kim insieme al micio salvato in Puglia e a destra Miciottoli

Raccolto in fin di vita durante una vacanza nel sud Italia, la giovane inglese lo ha portato al rifugio di Capezzano Pianore attraversando mille peripezie

02 settembre 2024
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CAMAIORE. Kim, giovane inglese innamorata dell’Italia, è in Puglia da qualche giorno per una vacanza insieme al fidanzato, quando il suo sguardo incrocia quello di un piccolo gatto che si trascina, a fatica, lungo un lato della strada. Quel gatto, poi chiamato Bruce, non sta bene: da lì a poco, dopo averlo portato in una clinica veterinaria del posto, Kim verrà a sapere che il gatto ha il bacino fratturato perché probabilmente investito da un’auto, un’infezione e la febbre alta. Insomma, Bruce non sta bene e se non curato morirà. Incipit di una storia incredibile ed emozionante con epilogo, fortunatamente lieto, tre giorni fa dalle parti dei Miciottoli, l’iconico rifugio di Capezzano Pianore che accoglie, ad oggi, circa 300 gatti.

Il racconto

«Kim ci ha contattati, dalla Puglia, per sapere se potevamo prenderci cura di Bruce: una volta ascoltato il suo racconto non abbiamo esitato a rispondere di sì premettendo che però nessuno di noi – le parole di Donata Bellani, volontaria dell’associazione Ata Versilia che vede come presidente Angela Lunardi – sarebbe potuto andare fino in Puglia. Kim non si è scoraggiata, ha salutato il fidanzato che nel frattempo, finite le vacanze era dovuto tornare in Inghilterra, è riuscita a prendersi un’altra settimana di ferie e quindi si è messa in viaggio, noleggiando più auto per coprire gli oltre 1000 km di distanza fra la provincia di Lecce e il rifugio dei Miciottoli in Versilia.

Tanti "No"

Perché non si è rivolta alle associazioni del posto per sistemare Bruce? Lo ha fatto, ha chiamato, sollecitato, ma nessuna associazione ha dato il proprio assenso. Non sentendosela di abbandonare Bruce e non potendolo portare in Inghilterra per una problematica di vaccinazioni, ha quindi cominciato a telefonare – prosegue Bellani – a varie associazioni italiane finché si è imbattuta nel nostro rifugio. Quando Bruce è arrivato è stata una festa: sta abbastanza bene, è in un gabbiotto perché deve evitare per un mese alcuni movimenti causa la frattura, ma a breve vivrà la sua vita, nello spazio dei Miciottoli, insieme agli altri gatti. Un rifugio, il nostro, che va avanti grazie al contributo dei volontari e di chi ci sostiene economicamente mentre i comuni versiliesi mai ci hanno supportato. E questo ci amareggia anche se poi storie straordinarie come quelle di Kim ci accarezzano il cuore». Kim è volata in Inghilterra due giorni fa: non ha voluto un euro per tutte le spese sostenute, ma prima di andarsene ha abbracciato il piccolo Bruce. Presto o tardi torneranno a incontrarsi.

 

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