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Ordinanza post incendio in Darsena: stop alla frutta e la verdura intorno alla fabbrica
Il sindaco di Viareggio ha vietato la raccolta nell’area di 600 metri dal luogo del rogo. Tra dieci giorni i risultati dei campionamenti effettuati da Arpat
VIAREGGIO. Saranno necessari dieci giorni per avere i risultati dei campionamenti effettuati dalla Agenzia regionale per l’ambiente (Arpat) dopo l’incendio di martedì pomeriggio che ha distrutto il magazzino della Versilia Supply Service, azienda di forniture nautiche in Darsena. Nel magazzino, rende noto Arpat, «era presente esclusivamente materiale nautico (giubbotti di salvataggio, carta, cartone, pellets, e altro) , oltre a cinque automezzi». Intanto, ieri, il Comune di Viareggio ha emanato una ordinanza a firma del sindaco Giorgio Del Ghingaro che dispone alcuni divieti a titolo di misure precauzionali in seguito ad incendio. L’ordinanza fa seguito alla nota che l’Asl Toscana Nord Ovest ha inviato al Comune consigliando di disporre il divieto di consumo di alimenti raccolti nell’arco di qualche centinaio di metri dalla zona dell’incendio, presupponendo ricadute di eventuali inquinanti in tale zona. Divieto che si applica, in questi casi, anche agli animali da cortile, anche se il raggio di 600 metri disposto dal Comune come area in cui l’ordinanza è in vigore comprende un ambito cittadino.
Per chi abbia spazi verdi coltivati, il divieto è quello di raccogliere frutta e ortaggi «vincolando l’eventuale consumo all’accurato lavaggio con acqua potabile», si legge nella ordinanza. Divieto che vale anche per il consumo di uova se – nello stesso raggio di 600 metri – qualcuno ha galline che razzolano libere in cortile o giardino.
Per le proprie analisi, Arpat ha prelevato tre campioni di terreno. Analizzando i dati meteo raccolti dalla stazione “Viareggio Lungomare”, facente parte della Rete osservativa regionale – viene spiegato – «è stato possibile ricavare che nell’orario dell’incendio la velocità del vento era modesta (intorno a 1 metro/secondo) , con direzione di provenienza Sud-Sudovest e direzione di flusso Nord-Nordest». In base a queste informazioni, spiega Arpat, «sono stati individuati i seguenti punti in cui campionare suolo superficiale, scelti lungo la direzione di flusso dei fumi rilasciati nel corso dell’incendio: Largo Risorgimento; stadio dei Pini; Parco Madri Plaza de Mayo».
I campioni prelevati «saranno inviati al Settore laboratorio di Area vasta Costa dell’Agenzia, per la ricerca di microinquinanti organici. E alla Unità operativa Radioattività e amianto dell’Area vasta centro per la ricerca di amianto». I risultati delle analisi sui microinquinanti organici, rende noto Arpat, «saranno disponibili entro dieci giorni».
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