Il Tirreno

Versilia

Mare: la storia

Viareggio, la mappa dei tesori della Pineta di Ponente nella guida turistica d’autore

Giovanna Mezzana
Viareggio, la mappa dei tesori della Pineta di Ponente nella guida turistica d’autore

Sarà distribuito in cinquemila copie in alberghi e stabilimenti. L’idea è di una coppia che ha proposto il progetto agli esercenti del Parco, hanno aderito 17 attività, quasi tutte

4 MINUTI DI LETTURA





VIAREGGIO. Forse non tutti sanno che il Trenino del Cuore, una delle attrazioni mignon immerse nella Pineta di Ponente, strega la fantasia dei bambini da più di 70 anni: era il 1949, l’immediato Dopoguerra, quando si sentì il primo ciuf ciuf urlato dall’emozione dei piccini. Basterebbe questo – ma c’è molto altro – per testimoniare quanto quel morbido cuscino verde poggiato nel ventre della città sia un luogo pieno di cose preziose: chi sa se nemmeno ce l’ha una grande città? A volte neppure si pensa a questo tesoro che è a portata di mano, mentre la frenesia della quotidianità ci toglie finanche il fiato. Oggi, invece, si accendono i riflettori su quel salotto alberato dove gli anziani cercano e trovano socialità, i bambini crescono meravigliandosi, e dove chiunque può trovare la propria personalissima requie dal frastuono. È pronta la prima mappa, realizzata da una coppia di illustratori professionisti – Sara Pucci e Guido Olivieri che si firmano “Disegnata – che oltre a essere esteticamente gradevole è un utile vademecum per sapere cosa-e-dove c’è in Pineta: dalla giostra al ristorantino, dal circolo sportivo al chioschetto. È un cadeaux, “pieghevole” e gratuito, che piacerà moltissimo ai turisti ma anche ai residenti: una deliziosa bussola per scoprire – riscoprire – un mondo un po’ fantastico, sconosciuto a più. Mai era stato fatto qualcosa del genere.

«Perché no?»

L’idea nasce di recente da una coppia: Marco e Francesca che, siccome sono da poco diventati babbo e mamma, vanno in pineta per far divertire la piccola Blu. Ma che meraviglioso mondo è questo, a un certo punto all’improvviso realizzano, del quale però si trova poco o nulla, anche cercando un po’ ovunque con cura, su carta e su web. Perché non fare allora una vera e propria mappa della miriade di piccole attività e di servizi che animano la Pineta di Ponente? Perché non dare a chiunque la possibilità di godere appieno di questo magico cosmo in miniatura? Piacerà l’idea ai diretti interessati? La coppia verifica.

Il viaggio

È mattina presto e con Blu nel passeggino, comincia il viaggio di Marco e Francesca nel gradevole labirinto alberato. Ogni tappa è una giostra o un chiosco. A chiunque abbia un’attività nella Pineta di Ponente illustrano le loro intenzioni, che piacciono, eccome. C’è entusiasmo. E allora il viaggio continua, giorno dopo giorno: vogliono incontrare tutti. Nel frattempo l’idea aveva già ottenuto l’apprezzamento dell’Associazione Albergatori di Viareggio e dall’Associazione Balneari di Viareggio: tant’è che la coppia ha potuto consegnare agli esercenti, insieme a una presentazione-pieghevole del progetto, una lettera firmata da Sandra Lupori, numero uno degli albergatori viareggini, e da Luca Lippi, alla guida dei balneari locali.

Detto, fatto

È giovedì 23 giugno alle 8,30 quando inizia il viaggio della coppia. Trascorre poco più di un mese e la mappa – pieghevole – è (già) pronta. Et voilà. Hanno aderito 17 attività della Pineta, quasi la totalità, che adesso chiunque, con in mano il vademecum illustrato da Disegnata, può rintracciare agevolmente all’interno del pianeta verde incantato. «Abbiamo lavorato giorno e notte per due settimane – dice Marco Ninci, l’ideatore con Francesca del progetto – ma la mappa adesso è pronta. E ora andrò di persona a illustrarla in tutti gli stabilimenti balneari e in tutti gli alberghi di Viareggio». È stata stampata in cinquemila copie, è stata realizzata anche grazie al supporto di Bocciofila viareggina Conad, Auser Filo d’argento e si troverà disponibile negli alberghi e nei bagni di Viareggio. È quasi stupefacente il tempismo con cui si è raggiunto il bersaglio. L’ideazione, la presentazione, la realizzazione, tutto a tempo di record. «È un progetto nato spontaneamente, indipendente – dice Ninci – che è giunto a compimento grazie all’unione tra le persone. L’unione fa la forza: nessuno era mai riusciti a realizzare qualcosa del genere, anche a detta dei nonni che sono “anziani” frequentatori della pineta. Credo che abbia fatto la differenza il fatto che con tutti ci siamo incontri di persona... durante le nostre camminate con il passeggino».

Cosa c’è-dove

E allora con in mano la mappa si scopre che nella Pineta di Ponente ci sono almeno dieci mini attività di intrattenimento: Vascolandia, La giostra viareggina, Il Pirata minigolf, Le macchinine di Giorgio, Il trenino del cuore, La giostra di Topolino, Il mini autoscontro, Il libro della giungla, I salti jumping, Il trenino di Biancaneve. E per il ristoro dopo una sana passeggiata ci sono: La boutique del cocomero, il Chiosco il Laghetto, Il Gatto Nero, Il Chiosco. E ancora: si possono affittare biciclette per attraversare la pineta sulle due ruote, al Noleggio Cesare, dove si può avere anche assistenza in caso di una gomma a terra. Si può fare una partita a tennis al Ctv -Circolo Tennis Viareggio. E, ciliegina sulla torta, forse non tutti sanno che nella Pineta di Ponente c’è uno dei quattro ristoranti della provincia di Lucca che è stato insignito della chiocciolina di Slow Food: si chiama Il Buonumore e ai fornelli c’è un anziano signore molto noto come “l’anti-chef della Versilia”; un tantino burbero ma dal sorriso facile – dicono, e si legge anche nella mappa – aspetta vacanzieri e non solo: non resta che provare il suo menu.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Italia Mondo
La terra trema

Forte scossa di terremoto a Napoli: panico in città, evacuata l’università, altre scosse nel primo pomeriggio

Sani e Belli