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Strage Giustizia cercasi. È la settimana decisiva

Strage Giustizia cercasi. È la settimana decisiva

Tredicesimo anniversario aspettando la quarta sentenza. I familiari delle vittime: «Fate rumore da finestre e balconi»

28 giugno 2022
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Viareggio Se ci si ferma un momento a pensare alla giornata di domani, tredicesimo anniversario del disastro ferroviario di Viareggio, 32 morti tra le case di via Ponchielli e via Porta Pietrasanta, il cuore quasi balza in petto: al 29 giugno 2022 si arriva nell’attesa della quarta sentenza. E una quinta ancora seguirà. Tredici anni che hanno visto la città di Viareggio sempre al fianco dei familiari delle vittime: quelli che nelle aula di giustizia e in piazza chiedono ancora verità, giustizia e sicurezza lungo i binari d’Italia; ma anche quelli che stringono a sé la memoria dei propri cari tra le mura di casa, senza poter mai dimenticare come tutti gli altri.

Anche questa volta i viareggini ci saranno. Nel corteo, alla Casina dei ricordi per il momento in cui la campana risuonerà 32 volte, con gli striscioni a balconi e finestre come ha chiesto l’associazione “Il Mondo che vorrei”, nata per riunire i familiari delle vittime della strage del 29 giugno 2009. Quando, due minuti prima dello scoccare della mezzanotte, un treno merci composto da 14 cisterne cariche di Gpl deragliò sui binari della stazione di Viareggio, spargendo poi il suo carico di morte tra via Ponchielli, via Porta Pietrasanta e via Burlamacchi.

Va accompagnata, domani sera, l’ennesima attesa. Il giorno dopo, giovedì 30 giugno, è fissata quella che potrebbe essere la penultima o l’ultima udienza del processo d’Appello-bis disposto dalla Corte di Cassazione, e iniziato il 7 marzo scorso di fronte alla prima sezione penale della Corte d’Appello di Firenze. I giudici fiorentini sono chiamati a ricalcolare le pene, avendo la Suprema Corte fatto venire meno l’aggravante dell’infortunio sul lavoro che aveva “resistito” nelle sentenze di primo grado (Tribunale di Lucca) e secondo (Corte d’Appello di Firenze, terza sezione penale). Ma la nuova sentenza d’Appello dovrà anche stabilire se ridurre la velocità dei treni merci che trasportano sostanze pericolose, soprattutto quando corrono sui binari in mezzo alle case, riduca o meno il rischio di deragliamento. Sul profilo di colpa della mancata riduzione della velocità sono chiamati a rispondere Mauro Moretti, che nel 2019 era amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, e Michele Mario Elia che ricopriva lo stesso ruolo ma in Rete ferroviaria italiana.

Giovedì mattina, i giudici della Corte d’Appello sapranno se la Procura generale intende replicare ai difensori degli imputati italiani e tedeschi. Ma dovranno anche prendere atto del deposito di alcune memorie: la prima firmata dagli avvocati di parte civile Enrico Marzaduri, Riccardo Carloni, Massimo Ceresa Castaldo, Gabriele Dalle Luche e Filippo Antonini; la seconda a firma dell’avvocato Laura Mara che assiste Medicina democratica, ampiamente tirata in causa dai legali degli imputati che chiedono l’estromissione della associazione dal gruppo delle parti civili. A questo punto possono respingere le memorie, o aprire la fase delle controrepliche, anche la mattina stessa visto che le memorie sono state depositate ieri. Sempre che i difensori accettino di intervenire subito. Insomma, quella che sembrava la data della sentenza sembra diventare, invece, la penultima udienza. Con un rinvio al 4 luglio, per la sentenza.

Ecco perché c’è ancora bisogno di tutti: per i familiari, per la città, per la sicurezza e la Giustizia. A fare rumore come chiedono i familiari delle vittime che domattina assisteranno alla consueta cerimonia religiosa, al cimitero della Misericordia alle 11, alle presenza del Vescovo, Paolo Giulietti. Alle 21, poi, il consueto corteo (camminata civile la chiama “Il Mondo che vorrei” ed è molto bello) che quest’anno parte da piazza Nieri e Paolini, sotto il Municipio. Alle 22,30 l’appuntamento è in via Ponchielli con l’evento “L’arte della vita”, interventi e racconti. Alle 23,48 i rintocchi, 32, alla Casina dei ricordi. l

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