Carnevale di Viareggio, i carristi col fiato sospeso: «Siamo pronti ma non è così che si prepara la festa»

Simone Pierotti
Carnevale di Viareggio, i carristi col fiato sospeso: «Siamo pronti ma non è così che si prepara la festa»

Intanto hanno ricevuto la notizia che la Regione ha versato il contributo di un milione che servirà a pagarli

26 gennaio 2022
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VIAREGGIO. «Allora quando si comincia, il 12 febbraio?» «Potrei chiederlo io a te...». In questo dialogo tra carrista e giornalista che sa tanto di novella del Visconti declinata al viareggino c’è tutto il senso di attesa, e forse anche la frustrazione, dei costruttori su quel che sarà delle fatiche del loro lavoro. Tant’è che nel pomeriggio di ieri si sono riuniti spontaneamente - e questo è certamente un bene, dato che la categoria negli ultimi anni si era mostrata parecchio disunita al suo interno - sul piazzale della Cittadella con l’intento di chiedere alla Fondazione Carnevale un incontro chiarificatore.

Nella chat di gruppo su WhatsApp con la presidente Marialina Marcucci, poco dopo, arriva un messaggio che, almeno momentaneamente e parzialmente, rasserena gli animi: gli uffici della Regione hanno fatto sapere che è già stato effettuato il pagamento del contributo da un milione di euro alla Fondazione relativo all’edizione 2021. E dunque venerdì, o al più tardi lunedì, i carristi si troveranno finalmente accreditati sui loro conti i soldi previsti dal contratto d’appalto. Finora, infatti, i costruttori di prima categoria - per fare un esempio concreto - hanno ricevuto 30mila euro dei 131.500 del compenso stabilito dal bando di concorso. Compenso che viene dilazionato in cinque tranche da 20mila euro, di cui solitamente quattro tra ottobre e gennaio - dunque di questi tempi avrebbero incassato più o meno la metà dell’intera cifra - e l’ultima a Carnevale già iniziato, più un saldo finale da 31.500 euro un mese dopo l’ultimo corso mascherato.

La Fondazione ha accumulato alcuni ritardi dopo che il Monte dei Paschi non aveva concesso, come avveniva fino all’anno scorso, il fido da un milione di euro necessario a pagare proprio i carristi: in compenso la Fondazione stessa non ha richiesto ai costruttori il canone per il comodato d’uso degli hangar della Cittadella. I problemi economici, dunque, sembrerebbero risolti. Rimangono, però, alcuni punti da chiarire. Soprattutto, i carristi fanno presente che non sono stati coinvolti dalla Fondazione sulla decisione di spostare o meno le date dei corsi mascherati. E proprio per questo chiedono di avere qualche dettaglio in più. Perché, dicono, un conto è consegnare le costruzioni il 12 febbraio, come prevede il contratto, un conto è essere pronti per sfilare il 12 febbraio: i costruttori necessitano di una settimana per chiamare a raccolta i movimentisti e noleggiare il gruppo elettrogeno e gli impianti audio e d’illuminazione. E allora, quando si comincia? Tutti aspettano al risposta dalla Fondazione.

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