Il Tirreno

Versilia

Il nodo da sciogliere 

Ancora nessun progetto annunciato per lo stadio

Roy Lepore
Ancora nessun progetto annunciato per lo stadio

Il sindaco Del Ghingaro aveva dato la fine del mese come termine di consegna ma non si è visto niente: i tifosi sono in allarme

30 dicembre 2021
2 MINUTI DI LETTURA





Viareggio. Per la fine di questo mese era stato annunciato da parte del sindaco Giorgio Del Ghingaro il progetto per la rimessa a nuovo dello stadio di Viareggio. Secondo le previsioni del primo cittadino il progetto sarebbe consegnato all'amministrazione da parte dello studio incaricato a redigerlo.

Se questo annuncio si sia avverato, non è chiaro perché dal Comune non è arrivata alcuna comunicazione ufficiale. I tifosi bianconeri sono già in preallarme e si domandano a che punto sia il progetto.

Decisiva la consegna del progetto perché renderebbe note, una volta per tutte le tempistiche di riapertura della struttura sportiva la quale, vale la pena ricordarlo, è chiusa ormai dal 30 giugno 2018.

Al momento i lavori che sono stati fatti sono quelli di demolizione della gradinata. Da quel momento non è stato reso noto alcun avanzamento concreto per la riapertura, come anche non è chiara ancora la tempistica con la quale vengono previsti i cantieri. L'iter insomma parer essere ancora lungo e periglioso. Ed è proprio per questa ragione che il mondo delle tifoserie, orfane di uno stadio vero e proprio, sono in stato di preoccupazione. Sentimento che agita sia la Viareggio Ultras che gli altri tifosi del Viareggio Calcio. Il silenzio in questo momento è l’unica risposta.

Il primo cittadino infatti aveva avanzato l’ipotesi, poi evidentemente sfumata, di riaprire l’impianto per il mese di marzo, quanto è prevista la “Viareggio Cup”.

Non è da escludere che il boom dei contagi degli ultimi giorni rallenterà ulteriormente la burocrazia.



Primo piano
La tragedia: la ricostruzione

Rogo al poligono di Galceti, le vittime hanno provato a domare le fiamme con l’estintore: chi sono, cos’è successo e le testimonianze

di Paolo Nencioni