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Bertolaccini si ricandida ma non con Coluccini

C.B.M.
Bertolaccini si ricandida ma non con Coluccini

È il quarto assessore  dell’ex giunta che correrà contro il primo cittadino uscente «È necessario cambiare dopo i due anni passati»

31 agosto 2021
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Massarosa. Il finale era quasi scontato, data la narrazione. Pietro Bertolaccini, ex assessore dissenziente della giunta Coluccini, sarà nuovamente in lista alle prossime amministrative. Ma questa volta non sosterrà il sindaco che ha fatto dichiarare il dissesto ma il suo concorrente all’interno del centrodestra: ovvero Carlo Bigongiari. La storia del medico-assessore è nota: Bertolaccini era uno dei fedeli di Coluccini, tanto da candidarsi nella sua lista civica e diventare assessore proprio nel 2019. Ma i rapporti tra i due si sono incrinati lungo la strada amministrativa e l’ex assessore ha deciso di uscire sbattendo la porta. Due i principali nodi contestati dal dottore: i presunti ritardi sulla scuola di Quiesa e la questione del blocco delle sagre paesane. Adesso Bertolaccini pare pronto a intraprendere una strada nuova e, sebbene nei mesi scorsi abbia fatto un esplicito endorsement al democratico Damasco Rosi, la decisione imminente è quella di entrare a far parte della lista civica di Bigongiari. Si tratta a tutti gli effetti del quarto assessore dell’ex giunta Coluccini a correre contro il primo cittadino decaduto: per la Lega ci sarà infatti Michela Morgantini, per Forza Italia Elisabetta Puccinelli e in odor di candidatura anche Daniele Altemura (che di fatto ha ricevuto una delega poco prima delle dimissioni della maggioranza dei consiglieri). Un segno evidente che la squadra ha completamente voltato le spalle al progetto politico di Coluccini. E Bertolaccini vuole chiudere definitivamente con il passato: «Sto ancora facendo dei passaggi ma ho comunicato a tutti la mia intenzione di candidarmi - spiega al Tirreno - se ho fatto dichiarazioni su Rosi è perché credo seriamente che sia una persona valida e sono un po’ dispiaciuto che non abbia deciso di candidarsi. Tuttavia adesso è il momento di guardare avanti, di smettere di parlare di “quelli di prima” e rimettere in piedi la macchina amministrativa e comunale che è stata praticamente smantellata delle proprie professionalità negli ultimi due anni. Solo così Massarosa può ripartire».

C.B.M.

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