Il Tirreno

Versilia

La sfida di un gruppo di amici: «Vogliamo che le persone stiano assieme e parlino di libri, teatro, cinema» 

Un circolo Arci tra le boutique extralusso «Non è un azzardo, ma una scelta precisa»

giacomo corsetti
Un circolo Arci tra le boutique extralusso «Non è un azzardo, ma una scelta precisa»

il progettogiacomo corsettiUn circolo Arci in mezzo alle boutique extralusso. Non è un caso: è una scelta. «Lavoro nel teatro da più di venti anni e si è visto un calo nell’attenzione. C’è bisogno di...

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il progetto

giacomo corsetti

Un circolo Arci in mezzo alle boutique extralusso. Non è un caso: è una scelta. «Lavoro nel teatro da più di venti anni e si è visto un calo nell’attenzione. C’è bisogno di un risveglio culturale e dobbiamo combattere l’isolamento delle persone. Questo è quello che deve fare un circolo come il nostro».

Motivazioni che hanno spinto l’attore e insegnante di teatro originario di Carrara Antonio Bertusi – insieme a Lisa Fontana, Selene Frosini, Cristina Cappon e Gianni Checchi – ad aprire il circolo culturale “La Soffita” a Forte dei Marmi, al terzo piano del palazzo della Mutuo Soccorso di via Montauti. Un luogo che risulta sicuramente alieno rispetto al trend generale di Forte fatto di lusso e boutique: la sfida della cultura in pieno centro storico. Bertusi racconta la scelta di aprire un luogo dove vedranno la luce molte iniziative culturali – come laboratori di teatro e incontri letterari – per offrire il più ampio ventaglio di opzioni: «Abbiamo ambizioni importanti, come quella di essere un punto di riferimento per il nostro territorio e pensiamo di avere i requisiti per poterlo diventare. Ci crediamo: vogliamo proporre anche una cultura cinematografica. Vogliamo essere una base dove possano ruotano le idee della collettività».

L’attore fa un primo resoconto a qualche giorno dall’apertura del circolo: «Abbiamo avuto un ottimo riscontro. Le iniziative sono state tante e il pubblico è molto eterogeneo. Un aspetto che ci è piaciuto tanto di questo inizio di esperienza, perché è effettivamente uno degli obiettivi che ci poniamo e che vorremmo vedere realizzati».

Il tutto in pieno centro, in mezzo ai negozi glamour di Gucci o di Dolce & Gabbana: «Per noi aprire un circolo Arci in un luogo come Forte dei Marmi rappresenta sicuramente una sfida importante e qualcuno potrebbe anche dare una spiegazione politica su questa nostra scelta. Ma per noi politica è tutto ciò che unisce. Fare cultura e fare incontro è fare politica. Non intesa come destra o sinistra, ma come benessere per una comunità. Non c’è stata una premeditazione di qualche tipo. Nessuna provocazione. Io credo che le cose a volte capitino perché si creano le commistioni giuste. In questo frangente tra noi, la società di Mutuo Soccorso e l’Arci di Lucca-Versilia» .

Non si tratterebbe di un colpo di testa ma di una scelta precisa: puntare su un certo tipo di cultura in mezzo al glamour.

E su Forte dei Marmi, Bertusi aggiunge: «Secondo me la città si è accontentata del suo stesso immaginario come altre realtà - spiega - Soltanto che la caratteristica del suo tipo di turismo ha reso più evidente questo aspetto rispetto ad altre località. Devo dire però che, proprio per questa sua caratteristica che la distingue, sotto il profilo naturalistico il comune fortemarmino è un posto che si è preservato meglio rispetto ad altre località, anche del territorio. È stato più protetto urbanisticamente. Il problema secondo me è che si trova in un periodo storico nel quale ci siamo fermati. Non ci poniamo più domande sul futuro». —



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