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addio a moby dick

Funerale "pulp" per la balena, fatta a pezzi sulla spiaggia di Lido

di Alessandro Bracci
La balena sezionata sulla spiaggia di Lido
La balena sezionata sulla spiaggia di Lido

Iniziate le operazioni per la rimozione della carcassa: il cetaceo verrà sezionato e i resti saranno smaltiti in un inceneritore di Livorno

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LIDO. Un funerale "pulp" per la balena spiaggata a Lido di Camaiore. Sono iniziate alle 10 di questa mattina, venerdì 16 gennaio, le operazioni per la rimozione della carcassa della balena che giovedì si è spiaggiata a Lido di Camaiore. Sul posto sono arrivati i ricercatori delle università di Pisa, Siena e Padova che preleveranno alcuni campioni di tessuto per farli analizzare in laboratorio, al fine di accertare la causa della morte del cetaceo. Sul posto è presente da ieri una folla di curiosi che assiste alle operazioni. Gli accorrenti non hanno perso tempo per immortalare, come è ormai da prassi ai giorni nostri, i resti del povero cetaceo con smartphone, tablet o videocamere, in un sorta di macabra caccia allo scatto più fotogenico.

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Lo spettacolo da grand guignol non finisce qui. La carcassa verrà successivamente fatta a pezzi e i resti della balena verranno trasportati a Livorno per essere smaltiti in un inceneritore. Delle operazioni si occuperà la Sea, che si avvalle della collaborazione della ditta specializzata Petrachi. Il costo dell'intervento è di circa 15mila euro. Lo scheletro, purtroppo, non verrà recuperato: l'operazione risulta troppo costosa. Non ci sarà alcun intervento sanitario di natura particolare nella zona dello spiaggiamento della balena. A fugare ogni dubbio è stato l’assessore Carlo Alberto Carrai, il quale ha voluto fare chiarezza su tale decisione: «Non metteremo in atto nessuna misura particolare, in quanto Arpat e gli enti coinvolti ci hanno assicurato che la soluzione marina di acqua e sale è efficace per abbattere ed eliminare eventuali cariche batteriche, che sarebbero state comunque di debole entità».

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La balena si era spiaggiata la mattina di giovedì 15 gennaio, tra i bagni Cavallone e Moreno, a Lido di Camaiore. Si tratta dello stesso esemplare che era stato avvistato nei giorni scorsi a largo del porto di Livorno. A quanto pare il cetaceo è morto da diversi giorni e il corpo è andato alla deriva fino a ieri mattina. La task force di ricercatori dovrà stabilire le cause della morte: «Lavoriamo sui cetacei da diversi anni – ci dice il dottor Sandro Mazzariol, ricercatore del Cert dell’Università di Padova – e di solito queste morti sono riconducibili alle conseguenze del morbillivirus. Quello di Lido di Camaiore potrebbe essere un caso analogo a quello verificatosi a San Rossore, ma dobbiamo aspettare di visionare la carcassa e di elaborare le analisi necroscopiche per dare un esito preciso e definitivo».  Il morbillivirus è un genere di virus che provoca infezioni a mammiferi terrestri e marini, come appunto i cetacei, ed è causa anche di altre diffuse patologie come il cimurro dei cani, la peste bovina o il comune morbillo.

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