Viareggio, Santanché accusata sui social di saltare la fila al pronto soccorso. L’Asl: «Solo un corridoio per tutela della privacy»
La ministra stava accompagnando un familiare, la polemica è partita da un uomo che si trovava in attesa all’ospedale e ha visto la scena
VIAREGGIO. Sono circa le 21,30 di ieri (martedì 29 agosto) quando un suv scortato da due pattuglie dei carabinieri arriva al pronto soccorso dell’ospedale Versilia ed entra direttamente nella zona riservata all’ambulanza. Scende una persona importante, la ministra Daniela Santanché, che sta accompagnando un familiare che sta male. “Ha saltato la fila” scrive su Facebook un uomo che si trovava lì in quel momento in attesa a sua volta di un parente scatenando una serie di commenti critici nei confronti di quella che viene descritta come una situazione di privilegio di cui avrebbe usufruito la ministra.
L’Asl però spiega che ciò che è avvenuto l’altra sera al pronto soccorso è stato del tutto regolare, rispettando le procedure che valgono per tutti i pazienti.
“In effetti ieri sera intorno alle 21.30 è arrivato un importante personaggio pubblico che accompagnava un proprio congiunto (la Versilia è una terra frequentata anche da persone molto conosciute dall'opinione pubblica e il loro accesso al pronto soccorso non è infrequente, soprattutto nel periodo estivo). Ai personaggi popolari, analogamente a quanto avviene per ogni altro utente, si assegna un codice di priorità che viene rispettato, così come abbiamo avuto conferma sia avvenuto ieri sera, con attesa in linea con quella degli altri pazienti con quel codice. Può venire attivato però un "corridoio di tutela della privacy" soprattutto se richiesto dalle forze d'ordine per evitare, come in questo caso, ogni problematica. All'interno del Pronto soccorso, oltre al paziente e al congiunto, sono entrate in più - alternativamente, per avere informazioni - due persone, che non si sono quindi trattenute”.