Il Tirreno

**Pd: Schlein incalza Meloni, 'ogni giorno un'enormità, risponda invece su Pnrr'**

01 aprile 2023
4 MINUTI DI LETTURA





Roma, 1 apr. (Adnkronos) - Il fiato sul collo. E non è solo questione di sondaggi che vedono restringersi progressivamente, nelle ultime settimane, la distanza tra il Pd e il partito di Giorgia Meloni. Elly Schlein non abbassa la guardia su nessun fronte. Oggi a Modena per il Festival del Domani, la segretaria dem li mette tutti in fila dal codice degli appalti, al salario minimo ai migranti. Per non dire, il 'caso' La Russa. Ma è in particolare su un punto che Schlein incalza Meloni: il Pnrr. La segretaria del Pd torna a chiedere la presenza urgente del ministro Fitto in Parlamento. Non menziona la proposta di Giuseppe Conte, quella del tavolo con 'tutti' sul Piano e sulla quale il leader M5S ha detto di aspettare una risposta dai dem. La risposta però non arriva. Schlein non raccoglie e avanza la sua linea: "La situazione dell'attuazione del Pnrr merita un pieno confronto con il Parlamento, abbiamo chiesto a Fitto di riferire, e con le parti sociali come suggerisce anche l'Ue. Dobbiamo essere in condizione di fare ognuno la propria parte. Vorremmo stabilire modalità di un confronto costante con il governo". Confronto che al momento non c'è. Fitto, per ora, non ha dato disponibilità a venire in aula. E anzi nel profluvio di dichiarazioni e prese di posizione della maggioranza, più o meno gravi, Schlein vede il tentativo di eludere i dossier più scottanti. "Ieri è stata una giornata nera... ministri che parlano di donne che non sono forni che sfornano patate, altri di bambini frigorifero e la notizia di una proposta di Fdi contro i forestierismi. E' difficile svolgere il nostro ruolo di opposizione con un governo e una maggioranza che ogni giorno dicono enormità. Affermazioni così gravi che viene da pensare che le dicano per non rispondere a due semplici domande che facciamo da settimane: a che punto è il Pnrr" e la chiarezza sulla dinamica della strage di Cutro "su cui ancora non abbiamo risposte". Qualche ora prima c'era stato Stefano Bonaccini sul palco dell'iniziativa del Domani. E il presidente Pd aveva anche parlato di La Russa definendo "vergognose e bugiarde" le sue parole su via Rasella. "Qui non siamo più nel campo delle gaffe. La Russa ne ha inanellate una serie e a me pare di poter dire che la seconda carica dello Stato è ricoperta da una persona che non è in grado di ricoprire quell'incarico". La domanda viene girata sullo stesso palco, poco dopo, a Schlein: "La Russa è adatto a ricoprire il ruolo si presidente del Senato? No", risponde secca. "L'ho detto anche ieri: le parole di La Russa sono inaccettabili" tanto più per "il ruolo che ricopre e non bastano le scuse". Non bastano le scuse. Non è neanche la prima volta, è una storia quotidiana: c'è un tentativo di riscrivere la storia, cercando di negare il contributo della Resistenza e dell'antifascismo alla scrittura della Costituzione in cui tutti, soprattutto chi ha ruoli istituzionali, si dovrebbero riconoscere". E proprio contro il tentativo di riscrivere la Storia, Schlein inquadra il 25 Aprile di quest'anno: "Io credo che sarà un 25 aprile di memoria e impegno quotidiano nel solco dei valori della Resistenza. Sbaglia chi pensa che abbiano perso di attualità. Basta vedere le costanti affermazioni nostalgiche" di esponenti della destra e "quello che accade attorno a noi, la fragilità della democrazia. Non la possiamo dare per scontata. Sarà un 25 aprile di lotta e mobilitazione per non permettere a nessuno di riscrivere la Storia". Dopo i due appuntamenti separati, stasera Schlein e Bonaccini saranno insieme a Modena ad un'iniziativa del Pd modenese, una città di finanziamento. Si rivedranno dopo un periodo turbolento con le tensioni sui capigruppo. Stasera potrebbe essere l'occasione per uno scambio sul resto degli assetti Pd da ultimare. La cornice della partita sembra chiara: Bonaccini chiede a Schlein di garantire il pluralismo nel Pd e Schlein risponde che lo farà, mettendo in chiaro però che dalle primarie è emersa "una linea politica chiara". Dentro questa cornice si vedrà di costruire il quadro di una gestione unitaria del partito. Uno dei primi nodi da sciogliere sarebbe quello della vicesegreteria. Per la minoranza una 'vera' gestione unitaria dovrebbe passare dalla presenza da un esponente 'bonacciniano' da affiancare ad uno della maggioranza. Ma, dalle parti della segretaria, dicono che l'impostazione a due non sarebbe quella preferibile. Di questo e di ingressi in segreteria (e con che deleghe) si discuterà a breve. "Vedo che c'è sempre grande attenzione per gli assetti... -dice Schlein al Festival del domani-, manca poco. Siamo stati impegnati in diversi fronti che questa maggioranza apre ogni giorno e ci siamo presi qualche tempo in più. Stasera abbiamo questa cena, saremo insieme con Bonaccini, stiamo lavorando per realizzare la linea politica delle primarie, ma al contempo farlo nel pieno rispetto del pluralismo di questo partito che è un valore e assicurando l'unità del Pd. C'è stato un congresso, la linea è chiara".
Vespa World Days
Mitici

Gli eroi del Vespa Days: nove ore sotto la neve per raggiungere Pontedera, la storia degli amici del Belgio – Video

di Tommaso Silvi