Crollo termico e neve in Toscana: cosa emerge dagli ultimi modelli meteo – Le previsioni zona per zona
L’analisi dettagliata e puntuale del Centro Meteo Toscana: esistono concrete possibilità di vedere la neve scendere fino a 400-500 metri
Una fase meteorologica molto particolare per la nostra regione è attesa a partire da venerdì 21 novembre, quando un’ondata di aria artica segnerà un brusco cambio di scenario, portando un peggioramento anche sulla Toscana.
Un passaggio che, secondo il Centro Meteo Toscana, arriva dopo giorni insolitamente miti, con temperature notturne ancora prossime ai 15 gradi e che rende comprensibile lo scetticismo di molti.
Svolta netta
Ma, secondo i modelli, la svolta sarà netta: per 48-72 ore la regione piomberà in condizioni pienamente invernali. Attualmente la massa d’aria fredda responsabile del calo termico si trova tra Scandinavia e Islanda. La diminuzione delle temperature registrata tra ieri e oggi rappresenta soltanto un preludio, legato al passaggio di un fronte freddo molto più debole rispetto a quello atteso a fine settimana.
Domani, giovedì 20 novembre, è previsto un modesto peggioramento dovuto a un flusso umido prefrontale. Possibili deboli piovaschi, comunque di breve durata, mentre le temperature resteranno in linea con la media stagionale.
Da venerdì l’irruzione artica
Venerdì 21 Il freddo raggiungerà il Mediterraneo attraverso la valle del Rodano, generando un’intensa ventilazione di libeccio: inizialmente mite, ma progressivamente più freddo in quota. I primi rovesci (pioggia) interesseranno le zone a nord dell’Arno, estendendosi poi al Livornese entro la tarda mattinata. Fenomeni rapidi e intermittenti, complice il vento teso.
La neve cadrà inizialmente oltre i 1.400-1.500 metri, per poi abbassarsi sull’Appennino settentrionale con l’avanzare del fronte. Il minimo depressionario sul Mar Ligure tenderà a spostarsi verso sud, attivando precipitazioni più consistenti tra Senese e Grossetano, con quota neve tra 1.100 metri sull’Appennino e 1.200-1.300 sull’Amiata.
Neve a 400-500 metri: le zone più probabili
I modelli indicano la possibile formazione di una seconda area depressionaria sull’Adriatico, responsabile di un incremento dell’umidità verso l’Appennino settentrionale e dell’ingresso di aria ancora più fredda in quota. Ne conseguirà un deciso abbassamento della quota neve, che potrebbe scendere dai 1.000 metri fin sotto i 500 tra Casentino e Mugello.
Contemporaneamente, il minimo tirrenico spingerà nuove precipitazioni da sud-est. L’interazione tra i due sistemi – Tirreno e Adriatico – potrebbe generare fenomeni localmente intensi. In presenza di termiche prossime allo zero già sui 500-600 metri, non si escludono nevicate sulle colline del Chianti, così come su quelle pisane e livornesi esposte a est.
La neve continuerà a cadere sull’Appennino, in Casentino e nelle aree interne sopra i 500 metri.
Dal Cmt sottolineano che eventuali variazioni di pochi chilometri nella posizione dei minimi depressionari potrebbero modificare sensibilmente gli effetti al suolo. In linea generale, comunque, esistono concrete possibilità di vedere la neve scendere fino a 400-500 metri sulla Toscana centrale e fino a 500-600 metri tra Maremma e Senese.
Weekend tra schiarite e gelate
Dal pomeriggio di sabato è atteso un miglioramento diffuso, con ampie aperture del cielo. Le temperature, però, caleranno ulteriormente durante la notte, favorendo estese gelate su tutta la regione e aprendo la strada a un risveglio domenicale dal clima pienamente invernale.
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