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Aurora boreale, lo spettacolo anche in Toscana: i consigli per provare a vederlo (c’è chi c'è riuscito)

di Redazione web

	Aurora boreale
Aurora boreale

Chi desidera tentare l’osservazione dovrà guardare verso nord, con l’orizzonte libero e preferibilmente cielo sereno. Gli scatti show sul Monte Amiata

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Il Noaa, l’agenzia governativa statunitense che monitora atmosfera e oceani, ha emesso un’allerta per una tempesta geomagnetica di livello G4 (su una scala da 1 a 5) prevista per la prossima notte.

Il fenomeno

Negli ultimi giorni, il Sole ha prodotto due significativi brillamenti con espulsione di massa coronale diretta verso la Terra. L’arrivo di questa nube carica di particelle sta già influenzando il campo elettromagnetico del nostro pianeta e favorendo la comparsa di aurore boreali, visibili fino a latitudini medie. Già nella notte scorsa, tra le 2:30 e le 4:30, si sono registrati i primi fenomeni luminosi.

Come provare ad osservarlo

Le probabilità di osservare nuovamente l’aurora boreale, come si legge in un post di Meteo Nord Ovest Toscana, sono maggiori tra stasera e stanotte, con il picco atteso subito dopo il tramonto di mercoledì 12 novembre. Chi desidera tentare l’osservazione dovrà guardare verso nord, con l’orizzonte libero e preferibilmente cielo sereno. Per ottenere una visibilità ottimale, sarà necessario spostarsi sul versante emiliano dell’Appennino; chi si accontenta di una visuale parziale può posizionarsi tra Livorno, l’entroterra pisano e, più a est, il senese, anche se la nuvolosità dovrebbe aumentare nel corso della notte.

Chi ha fotografo l’aurora

Bruno Romani è riuscito a fotografare lo spettacolo dell’aurora boreale sulla Croce del Monte Amiata: «Spettacolo unico». Come scrive in un post gli scatti sono delle ore 19.

Il tipo di allerta

Si tratta di un’allerta paragonabile a quelle registrate a ottobre 2024 e a inizio giugno 2025, in entrambi i casi associate a spettacolari aurore visibili da latitudini insolitamente basse. Tuttavia, l’effettiva manifestazione del fenomeno non è garantita: il picco di attività è previsto subito dopo il tramonto, ma le previsioni, ancora in parte sperimentali, potrebbero anticipare o posticipare la comparsa dell’aurora, rendendo incerta l’osservazione.

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