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I dati

Elezioni regionali in Toscana, urne aperte fino alle 23. Affluenza alle 12 al 9,95%: netto calo rispetto al 2020

di Libero Red Dolce

	I tre candidati al voto (foto Galletti e Nucci)
I tre candidati al voto (foto Galletti e Nucci)

Cinque anni fa alla stessa ora era andato a votare il 14,66% degli aventi diritto. La provincia con il maggior afflusso di votanti è Firenze (11,48%), quella con il minore Massa-Carrara (7,86%)

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Anche in Toscana, dopo Marche e Puglie, si conferma la tendenza all’affluenza in calo. Questo almeno è quanto dice il dato delle 12, il primo raccolto, per l’elezione del presidente della regione e del consiglio regionale. Il dato odierno si ferma infatti al 9.95%, mentre nella tornata elettorale di cinque anni fa era andato a votare il 14,66%  degli aventi diritto. La provincia con l’affluenza più alta è Firenze (11,48%) , quella con la più bassa Massa-Carrara (7,86%).

Per farsi un’idea comparativa, nelle ultime tornate regionali prima di quelle toscane, il dato delle 12 nelle Marche era al 10,84% e in Calabria al 7,70%.

Il dato dell’afflusso delle 12 provincia per provincia

  • Arezzo: 8,76%
  • Firenze: 11,48% 
  • Grosseto: 9,96%
  • Livorno: 9,62%
  • Lucca: 8,09%
  • Massa-Carrara: 7,86%
  • Pisa: 10 %
  • Pistoia: 10,74%
  • Prato: 10,65 %
  • Siena: 9,36%

Urne aperte dalle 7 di questa mattina in tutta la Toscana per le elezioni regionali 2025. Si potrà votare oggi fino alle 23 e domani, lunedì, dalle 7 alle 15. Subito dopo la chiusura dei seggi inizierà lo scrutinio, che si svolgerà nel corso del pomeriggio.

Sono circa tre milioni gli elettori toscani chiamati alle urne per scegliere il nuovo presidente della Regione e i 40 consiglieri regionali.

La sfida elettorale è a tre: l’attuale governatore Eugenio Giani, sostenuto dal centrosinistra, la candidata di Toscana Rossa Antonella Bundu, e il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, in corsa per la coalizione di centrodestra.

Quanti voti servono per vincere

Per vincere al primo turno, un candidato deve ottenere almeno il 40% dei voti. In caso contrario, si tornerà alle urne per il ballottaggio previsto domenica 26 e lunedì 27 ottobre. È consentito anche il voto disgiunto, ovvero la possibilità di scegliere un candidato presidente e una lista di un’altra coalizione.

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