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Sovrappeso e obesità, l’ultimo studio che preoccupa la Toscana: perché il problema non è (solo) di pancia

di Federico Lazzotti
Lo studio riguarda la Toscana
Lo studio riguarda la Toscana

Un toscano su tre è sovrappeso, mentre uno su nove è obeso: «E meno della metà dei pazienti riceve consigli ad hoc dal personale sanitario»

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Il problema non è (solo) di pancia. Ma molto più profondo. Perché se il sovrappeso volesse dire guardarsi allo specchio e osservare qualche chilo di troppo sui fianchi, sentire il pantalone che stringe o non superare la prova costume, sarebbe solo una questione estetica. Ma dietro c’è di più. Perché il sovrappeso, e ancor di più l’obesità, sono da un lato un fattore di rischio per la salute dei soggetti coinvolti e dall’altro il sintomo di altri disagi fisici o psicologici.

Lo dice l’ultimo rapporto del Sistema di sorveglianza “Passi” che monitora la popolazione adulta e l’evoluzione dei fattori di rischio per la salute, legati ai comportamenti individuali. La fotografia della Toscana nel biennio 2022-2023 è preoccupante, ma non ancora allarmante, soprattutto se paragonata a quella del resto del Paese.

I numeri

Si stima che in Toscana una quota rilevante, il 38,3%, degli adulti tra i 18 e 69 anni presenti un eccesso ponderale, seppur inferiore al valore nazionale (43,1%). In particolare il 29,4%, dunque uno su tre, risulta essere in sovrappeso e l’8,9% – quasi un cittadino su dieci – è obeso. I dati sono stati analizzati – spiega chi ha firmato lo studio – dopo aver eseguito circa settemila interviste.

«Nel periodo 2008-2019 – è l’analisi dei dati – la prevalenza di eccesso ponderale in Toscana è apparsa in diminuzione, fino agli anni della pandemia, durante la quale si è assistito a un’inversione della tendenza; nel 2023 si è invece nuovamente rilevato un calo della prevalenza».

Dal report emerge anche una certa disomogeneità tra una zona e l’altra della regione. Nelle tre aziende sanitarie toscane, infatti, si notano differenze rilevanti nella percentuale di pazienti in eccesso ponderale: nella Asl Centro il 35,8% dei pazienti presenta questa condizione, mentre nella Asl Sud-Est la percentuale sale al 43,6%. In mezzo si posiziona l’Asl Nord Ovest dove la percentuale sfiora la media complessiva (38,1%).

Il profilo

L’eccesso di peso è una condizione che aumenta con l’età (la fascia maggiormente colpita è quella 50-69 anni), è più frequente tra gli uomini e tra le persone socialmente svantaggiate con basso titolo di studio e difficoltà economiche. Dopo aver tratteggiato il profilo dei soggetti più a rischio è bene raccontare anche di quello meno colpito dal problema. Si tratta di ragazze tra 25 e i 34 anni, laureate e che non hanno difficoltà economiche.

Conseguenze

Spiegano nelle conclusioni dello studio gli esperti: «L’obesità è un fattore di rischio accertato per diverse patologie gravi, tra cui ipercolesterolemia, infarto e ipertensione. L’eccesso di peso corporeo aumenta lo stress sul sistema cardiovascolare, favorendo l’insorgere di queste malattie. Anche le malattie respiratorie sono più frequenti nei pazienti in sovrappeso. Tuttavia, è importante sottolineare che la correlazione tra obesità e malattie respiratorie è meno forte rispetto a quella con le patologie cardiovascolari». Dallo studio emerge soprattutto un problema di comunicazione tra pazienti e operatori: «Consigliare una regolare attività fisica e una dieta equilibrata, con un eventuale piano dimagrante se necessario – fanno notare – dovrebbe essere parte integrante di ogni visita medica. Purtroppo, la percentuale di pazienti che effettivamente riceve questo tipo di consigli rimane ancora molto bassa. È necessario quindi un maggiore impegno da parte degli operatori sanitari nel sensibilizzare i pazienti sui rischi dell’eccesso di peso e nell’aiutarli ad adottare uno stile di vita più sano. L’azienda in cui risulta un minore impegno? L’Asl Nord-Ovest».

Contromisure

Due i punti chiave per cercare di ridurre la percentuale di toscani in eccesso ponderale, compresi obesi o in sovrappeso. «Serve migliorare la comunicazione con i pazienti» poiché «meno della metà dei pazienti in eccesso ponderale ha ricevuto consigli alla pratica di attività fisica e perdita di peso». Infine le buone abitudini alimentari, visto che «meno di un toscano su dieci consuma la quantità giornaliera di frutta e verdura consigliata dall’Organizzazione mondiale della sanità».

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