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Mistero

Firenze, otto persone (anche tre bambini) soccorse sull’A1: si pensa allo spray urticante

di Paolo Nencioni
L'area di servizio (foto d'archivio)
L'area di servizio (foto d'archivio)

Tutti hanno avuto problemi di respirazione in un’area di servizio all’altezza di Bagno a Ripoli

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FIRENZE. Servirà un bel po’ di tempo e tanta pazienza alla polizia stradale della sezione di Firenze Nord per chiarire un mistero che domenica pomeriggio, 31 agosto, ha tenuto occupate per ore un paio di pattuglie e numerose ambulanze della Misericordia di Badia a Ripoli all’interno dell’area di servizio Chianti sull’autostrada del Sole, la prima che si incontra superata l’uscita di Firenze Sud per chi è diretto verso Roma, all’altezza di Bagno a Ripoli.

Cosa sappiamo: i soccorsi

L’unica cosa certa, al momento, è che le ambulanze hanno soccorso otto persone, quattro donne e quattro uomini, compresi tre bambini di 3, 6 e 12 anni, nessuno in gravi condizioni (sono tutti codici verdi e gialli). Alcune di queste persone sono state portate all’ospedale Santa Maria Annunziata di Bagno a Ripoli, visitate e dimesse. Tutto è iniziato pochi minuti prima delle 15, quando sono arrivate le prime richieste di soccorso. All’inizio si era pensato a un’intossicazione alimentare, ma il cibo servito alla stazione di servizio non c’entrava niente. Sembra che adulti e bambini abbiano accusato difficoltà di respirazione, tutti insieme, difficoltà non giustificate da nulla di visibile. Alla prima ambulanza della Misericordia di Badia a Ripoli se n’è subito aggiunta una seconda e poi una terza, mentre sul posto arrivavano anche le pattuglie della polizia stradale, competenti per quel tratto di Autosole.

La priorità è stata data ai soccorsi alle persone che non stavano bene e nel frattempo gli agenti hanno raccolto le prime sommarie informazioni dai presenti.

L’ipotesi più accreditata è che qualcuno, per motivi imprecisati, abbia spruzzato sostanze irritanti nell’aria, forse spray al peperoncino. Questo potrebbe aver provocato le difficoltà di respirazione di adulti e bambini, ma al momento non è dato di sapere se l’ipotesi è suffragata dalle testimonianze di chi si è sentito male o dai dipendenti dell’area di servizio. Probabilmente nessuno ha visto nulla di strano, perché alla fine la polizia stradale si è fatta consegnare le registrazioni delle telecamere di sorveglianza e le sta esaminando. Come detto, ci vorrà tanta pazienza perché le immagini sono tante, all’interno e all’esterno dell’autogrill, e non sarà facile estrapolare qualcosa di utile.

I sintomi accusati dalle otto persone, comunque, sembrano quelli classici di chi ha respirato un gas urticante o lacrimogeno. Di solito queste sostanze vengono usate per due motivi: uno scherzo di cattivo gusto da parte di ragazzi senza scrupoli, oppure per facilitare un furto. Ma da quanto sono riusciti ad appurare i poliziotti della Stradale sentendo il personale dell’area di servizio, nessun furto è stato denunciato. L’intervento delle ambulanze e della polizia stradale nell’area di servizio Chianti è andato avanti per ore, tanto che all’ora di cena le pattuglie erano ancora impegnate nei rilievi.

Ieri, lunedì 1 settembre, tutto il materiale è finito negli uffici della polizia giudiziaria e si è iniziato a controllare le immagini, che forse potranno dare una risposta ai tanti interrogativi sollevati dall’episodio e alla fine risolvere questo piccolo grande mistero. 

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