Estetica, gel e smalti semipermanenti: due sostanze (ritenute tossiche) fuorilegge da settembre
Per effetto dell'entrata in vigore di un regolamento Ue saranno messi al bando due composti chimici comunemente impiegati
I nuovi trend viaggiano sui social: unghie glitterate, con tonalità di tendenza tipo mocha musse (il colore del 2025 secondo Pantone), o a tema con decorazioni che sembrano micro opere d'arte. Il mondo di gel e smalti semipermanenti è potenzialmente infinito, una fucina di idee creative che inondano Instagram, Pinterest, TikTok. Passione trasversale che attrae dalle teenager alle donne over 40.
Ma dall'1 settembre è in arrivo un cambiamento importante per questi trattamenti molto richiesti, che inciderà sull'attività dei saloni di estetica e nail: per effetto dell'entrata in vigore di un regolamento Ue saranno messi al bando due composti chimici comunemente impiegati in procedure come appunto l'applicazione di gel e smalti semipermanenti che prevedono l'utilizzo sotto luce UV per farli indurire.
Le due sostanze sono ora classificate come potenzialmente "tossiche", informano gli addetti ai lavori, e di conseguenza non si potranno più utilizzare.
Nel dettaglio, si spiega in un focus della Cgia di Mestre, "a seguito della pubblicazione del Regolamento delegato Ue 2024/197", la Commissione europea ha aggiornato un allegato del Regolamento Clp", cioè 'Classification, Labelling and Packaging' (1272/2008), introducendo delle modifiche in materia di classificazione ed etichettatura di sostanze chimiche pericolose, si legge. Tra le sostanze interessate da queste modifiche figurano: Trimethylbenzoyl Diphenylphosphine Oxide, in sigla Tpo, che è "un fotoiniziatore essenziale per la polimerizzazione degli smalti in gel sotto luce UV"; e Dimethyltolylamine (N,N-dimetil-4-metilanilina), "un condizionante che migliora l'adesione dei prodotti come primer e gel". Entrambe le sostanze sono ora classificate come 'Repr. Cat 1B'.
Di che cosa si tratta lo spiega all'Adnkronos Salute una portavoce della Commissione europea: "La classificazione (reproductive toxicant, categoria 1B) indica che una sostanza è presunta tossica per la riproduzione umana, principalmente sulla base di studi sugli animali. In base all'articolo 15 del Regolamento cosmetici dell'Ue" le sostanze così classificate "non possono essere utilizzate nei prodotti cosmetici, a meno che non sia stata concessa una deroga specifica".
Per le sostanze "Tpo e Dmpt non è stata richiesta né concessa alcuna deroga". Di conseguenza, prosegue, "il Regolamento Ue 2025/877 della Commissione, che modifica l'allegato II del Regolamento cosmetici, aggiunge entrambe le sostanze all'elenco degli ingredienti vietati nei cosmetici".
Per gli estetisti, si legge nel focus sul portale della Cgia di Mestre, "l'aspetto più rilevante è che non sarà più possibile utilizzare questi prodotti nemmeno se già in possesso, poiché il Regolamento europeo si applica anche agli 'utilizzatori finali', cioè tutti i professionisti che impiegano le sostanze nell'ambito delle proprie attività. Questo implica che non si potranno più utilizzare prodotti contenenti le due sostanze indicate dopo la data di entrata in vigore del divieto e che gli operatori dovranno verificare la composizione dei prodotti in uso ed eventualmente confrontarsi con i fornitori per chiarimenti".
Non viene invece "specificato dalla normativa se i prodotti non conformi vadano restituiti ai fornitori o smaltiti in autonomia: questo aspetto" è "oggetto di accordi tra le parti". Sicuramente, però, dall'1 settembre dovrà iniziare l'era 'Tpo free'.