Il Tirreno

Toscana

Arte

I bronzi di San Casciano volano fuori dall’Italia, saranno esposti a Berlino


	Foto Ansa Jacopo Tabolli
Foto Ansa Jacopo Tabolli

Per la prima volta fuori dall’Italia, le straordinarie statue votive scoperte in Toscana raccontano dieci secoli di fede e cultura nell’antico santuario termale di San Casciano dei Bagni

5 MINUTI DI LETTURA





Dal cuore della Toscana all'Isola dei Musei di Berlino: dopo il successo al Palazzo del Quirinale, e le due tappe al Museo archeologico nazionale di Napoli (Mann) e al Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, i Bronzi di San Casciano approdano per la prima volta fuori dall'Italia, presso la James-Simon-Galerie di Berlino, dove saranno esposti dal 5 luglio al 12 ottobre 2025. Frutto degli scavi condotti tra il 2022 e il 2024 nel santuario termale del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni (SI), il rinvenimento è stato definito dagli esperti come uno dei più significativi degli ultimi decenni.

Le statue: cosa rappresentano

Statue e teste in bronzo di eccezionale stato di conservazione, accompagnate da migliaia di monete, ex voto anatomici e iscrizioni in etrusco e latino e bilingui, restituiscono un vivido spaccato della religiosità e delle pratiche votive in un luogo sacro dell'Antichità, che è rimasto attivo per dieci secoli, e che ha avuto un suo ruolo particolarmente significativo nel periodo di passaggio fra la cultura etrusca e quella romana. In un paesaggio collinare caratterizzato dalla presenza dell'acqua, e in cui ancora oggi sono presenti sorgenti termali, il culto si intrecciava alla medicina, e la devozione si esprimeva attraverso il dono, il gesto, la materia. Qui le statue rappresentanti divinità, offerenti e supplici, venivano deposte all'interno delle acque calde come offerte propiziatorie o votive.

Le ricerche archeologiche condotte a San Casciano dei Bagni dall'Università per Stranieri di Siena, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Arezzo e Grosseto hanno consentito di comprendere la storia e il funzionamento di un santuario termale tra IV secolo a.C. e V secolo d.C., anche grazie alla straordinaria presenza delle iscrizioni bilingui e di reperti sempre nuovi e di particolare rilevanza. Fra i bronzi in mostra, rinvenuti nel corso della campagna del 2024, è possibile ammirare una statua di bambina con sfera in mano, un torso maschile, una testa maschile, una statua femminile di orante, una trachea e anche un serpente lungo 90 cm, oltre a gemme e gioielli, fra cui una tenia in oro, testimonianze tangibili della fede e delle speranze dei pellegrini.

Inoltre, sono esposte per la prima volta in assoluto anche due teste maschili in bronzo provenienti dallo scavo del 2022. Il percorso espositivo è completato con opere della collezione di antichità classiche dei Musei di Berlino e con votivi moderni provenienti dal Museum Europäischer Kulturen di Dahlem, a creare un dialogo tra antico e contemporaneo. Fra questi oggetti, si distinguono i votivi metallici otto- novecenteschi provenienti dalla Baviera, dall'Austria e dall'Alsazia: essi illustrano che il fenomeno di chiedere guarigione a divinità, oppure di offrire piccoli doni per ''grazia ricevuta'', si è perpetuato, in alcune confessioni religiose, dall'antichità fino ai giorni nostri. 

La mostra di Berlino, a cura del Ministero della Cultura italiano e dell'Antikensammlung - Staatliche Museen zu Berlin, è stata realizzata nell'ambito delle attività di scavo, ricerca e valorizzazione dei rinvenimenti archeologici di San Casciano dei Bagni, coordinate dal Ministero della Cultura italiano, attraverso la Direzione generale Musei, la Direzione Archeologia belle arti e paesaggio, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena Grosseto e Arezzo, con l'Università per Stranieri di Siena e il Comune di San Casciano dei Bagni. La mostra sarà accompagnata da un ampio programma di mediazione culturale, visite guidate, laboratori e da una pubblicazione bilingue (tedesco-inglese) edita da Schnell & Steiner. Il progetto è sostenuto dal Kuratorium Preußischer Kulturbesitz, con il supporto della società per eventi dei Musei Statali di Berlino ''Museum & Location'' e dell'associazione ''Freunde der Antike auf der Museumsinsel Berlin e.V.”.

L’intervento del Ministro

Così il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli: ''Portare i Bronzi di San Casciano dei Bagni a Berlino rappresenta un grande orgoglio per il nostro Paese e un'opportunità per condividere con il mondo uno dei più rilevanti ritrovamenti archeologici degli ultimi decenni. Straordinariamente conservati, questi reperti testimoniano l'incontro tra civiltà etrusca e romana e raccontano storie di fede, cura e comunità. Sono patrimonio culturale non soltanto italiano, ma dell'umanità intera, e questa mostra ne è la dimostrazione plastica: Berlino è la prima tappa di una serie di esposizioni internazionali. Oggi omaggiamo la grande scuola archeologica tedesca, con cui l'Italia condivide una lunga tradizione di studio e tutela. Insieme offriamo un modello di cooperazione anche nella lotta al traffico illecito e nelle politiche di restituzione. Abbiamo la responsabilità di proteggere e valorizzare lo straordinario patrimonio culturale che condividiamo, fondamento della nostra identità di cittadini europei, ricordando che ogni investimento nella cultura non è mai fine a se stesso. È un investimento strategico per rafforzare il senso di identità plurale dei popoli, per educare i giovani, per creare sviluppo e progresso civile”.

Per il Ministro di Stato per la Cultura e i Media tedesco, Wolfram Weimer, ''i Bronzi di San Casciano dei Bagni testimoniano l'elevata capacità artistica di un'epoca di cui ci sono rimasti ben pochi reperti. Il loro ritrovamento costituisce un inestimabile arricchimento del patrimonio culturale italiano e pertanto del nostro patrimonio europeo comune. A tutti gli appassionati di arte in Italia che curano e tutelano questo tesoro spetta perciò la nostra massima gratitudine, come anche ai curatori della mostra alla James-Simon-Galerie che con la loro dedizione dimostrano ancora una volta: che arte e cultura, pur avendo una loro particolare origine, appartengono in fondo a tutti gli esseri umani, nello spirito e nel cuore".

Primo piano
Inutile la rianimazione

Toscana, muore a 25 anni dopo il tuffo nel fiume: la tragedia alle Cascate di Valbura

Estate in Toscana