Alessandro Trovatelli, morto a 20 anni nell'incidente ad Agliana: l'amore per la famiglia e il dolore degli amici
Il giovane stava tornando a casa dopo una serata trascorsa con gli amici. La famiglia, originaria del Pratese, da molti anni si era trasferita nella Piana Pistoiese, in località Badia a Pacciana
Vent’anni è quell’età in cui la vita è ancora tutta da disegnare, ma Alessandro quel disegno non ha fatto nemmeno in tempo a cominciarlo. La sua vita si è spenta poco dopo le quattro della scorsa notte, mentre stava tornando a casa dopo un sabato sera trascorso con gli amici. Un sabato normale, come quello di tutti i suoi coetanei, ma seguito da una mattina in cui le risate della sera precedente si sono trasformate in lacrime. Alessandro Trovatelli, 20 anni compiuti lo scorso dicembre, secondo la prima ricostruzione si trovava al volante di una Fiat Punto quando la macchina si è scontrata frontalmente con un’altra vettura in via della Selva, ad Agliana, a pochissimi chilometri da casa sua. I soccorsi sono arrivati subito, ma quando ambulanze e vigili del fuoco sono arrivati, trovandosi davanti una scena tremenda (due auto accartocciate una contro l’altra, una terza nel fossato dall’altra parte della strada), si sono resi subito conto che per Alessandro non c’era nulla da fare, la vita lo aveva abbandonato nel momento stesso dello schianto. Ferite anche altre tre giovani coinvolte nello stesso incidente. Soprattutto la ragazza che era in macchina con Alessandro, anche lei ventenne, che è stata trasportata in codice rosso all’ospedale di Pistoia: le sue condizioni hanno poi consigliato nel primo pomeriggio di ieri il suo trasferimento a Careggi.
Un giovane solare, pieno di vita, ma soprattutto un bravo ragazzo senza tanti grilli per la testa: così viene descritto Alessandro da chi lo conosceva. Un ragazzo con le passioni classiche di un ventenne: gli amici, la discoteca, il cinema. E un ragazzo profondamente legato alla sua famiglia, al babbo Fabrizio, alla mamma Marianna e alla sorella Irene, più grande di lui. La famiglia, originaria del Pratese, da molti anni si era trasferita nella Piana Pistoiese, in località Badia a Pacciana, nel Comune di Pistoia ma a due passi da Agliana e da quella maledetta strada, che già in passato aveva chiesto un pesante tributo di sangue. Sempre disponibile, gentile, Alessandro lascia anche tantissimi amici e lascia dietro di sé tantissimi ricordi e testimonianze di affetto, comprese quelle dei suoi ex insegnanti e degli ex compagni di scuola. Adesso Alessandro è all’ospedale di Pistoia, dove si trova la salma in attesa delle eventuali disposizioni del magistrato, ma il suo spirito, il suo sorriso, sono ancora nel cuore e negli occhi di chi gli ha voluto bene.