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L’economia circolare è strategica. Medugno, dg Assocarta: l’Italia leader

L’economia circolare è strategica. Medugno, dg Assocarta: l’Italia leader

I dati: «L’anno scorso il tasso di riciclo tricolore degli imballaggi in carta ha raggiunto il 92%»

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Ha una funzione strategica l’economia circolare della filiera carta, stampa e trasformazione per la decarbonizzazione e la competitività del Paese. Ne ha parlato alla Camera dei deputati, durante la presentazione della “Proposta per l’istituzione della Giornata nazionale del riciclo della carta” Massimo Medugno, direttore generale di Assocarta, in rappresentanza della Federazione Carta e Grafica.

«Nel 2024 il tasso di riciclo tricolore degli imballaggi in carta è sul podio europeo con il 92%. Significativi i risparmi in termini di emissioni di CO2. E anche la media del tasso di riciclo esteso a tutti i materiali, in Italia, è al 71,9% contro una media Ue del 65,4%», ha spiegato Medugno. La vocazione storica al riciclo di carta e cartone in Italia è dimostrata anche dalla seconda posizione del nostro Paese (dopo la Germania), a livello europeo, per utilizzo di carta da riciclare con circa l’11% dei volumi complessivi.

I numeri del riciclo di carta e cartone sono stati presentati anche nell’ambito del secondo rapporto sull’economia circolare di Confindustria, a Bruxelles, dalla vicepresidente di Confindustria Lara Ponti all’evento “Loop Forward. Building a Circular Economy for a Sustainable and Competitive Europe”.

«Mettere circolarità e decarbonizzazione al centro della nostra politica economica è il solo modo per tenere il passo dei competitor internazionali ricchi di risorse, in vista dell’atteso “Circular Economy Act” annunciato dalla Commissione europea - ha aggiunto Medugno - Le nostre imprese, seppur compresse tra costi energetici e oneri normativi, mantengono un forte impegno per il potenziamento dell’economia circolare che rappresenta una leva strategica per la decarbonizzazione del settore. In attesa che la Commissione dell’Unione europea, come annunciato dal Clean Industrial Deal, lavori sulla semplificazione, sullo sviluppo delle potenzialità del mercato unico e sull’integrazione strategica tra i singoli Stati membri, nello spirito del rapporto Draghi», ha concluso Medugno. «In prospettiva va messo a punto un Paper Industrial Deal da presentare alle istituzioni».

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