Antitrust, avviata istruttoria su alcune rotte marittime tra continente e isole
Lo ha annunciato il Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Roberto Rustichelli, nella sua relazione annuale presentata al Senato, nella quale ha anche parlato delle acquisizioni di terminal avvenute a Trieste, Livorno e Genova
Ha parlato anche dei porti, il Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Roberto Rustichelli, nella sua relazione annuale al Senato presentata presso la Sala Koch di Palazzo Madama. Un discorso, quello del massimo esponente dell’Antitrust, nel quale ha ripercorso l’attività svolta nel corso del 2024 e dove si è soffermato anche sul settore della portualità nazionale.
“Negli ultimi anni – ha rilevato Rustichelli - anche le infrastrutture portuali sono state interessate da un’evoluzione strutturale, spesso caratterizzata dall’integrazione verticale “a monte” di operatori che esercitano un notevole potere nei mercati del trasporto marittimo. Le operazioni più recenti hanno riguardato, dopo Trieste, alcuni terminal nei porti di Livorno (leggi TDT, ndr) e Genova”.
“Proprio la concentrazione che ha interessato il porto di Genova – ha proseguito il Presidente dell’Antitrust - ha reso necessaria l’imposizione di misure correttive al fine di garantire la parità di trattamento dei clienti, nonché di prevenire il deterioramento delle condizioni di fornitura nel mercato dei servizi di terminal merci su rotabili”.
Rustichelli ha poi aggiunto che “l’utilizzo efficiente di tali infrastrutture può essere ostacolato anche da condotte restrittive della concorrenza. Nel porto di Napoli, ad esempio, l’Autorità ha accertato la sussistenza di un’intesa illecita tra i terminalisti, che hanno concordato l'introduzione di una nuova voce tariffaria per i container in importazione, stabilendone l’importo e le modalità di applicazione.
Il Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha concluso la parte di intervento dedicata alla portualità italiana sottolineando che “la tutela della concorrenza tra porti e tra operatori all’interno dei singoli scali costituisce uno strumento fondamentale non solo per favorire lo sviluppo di tali hub logistici, affrontando le sfide legate alla competitività internazionale, ma anche per garantire corrette dinamiche competitive nei servizi di trasporto marittimo di merci e di passeggeri. Proprio con riferimento a quest’ultimi, è stata avviata anche un’istruttoria riguardante una possibile intesa restrittiva della concorrenza su alcune rotte tra il continente e le isole maggiori”.