Fiumi e cascate nei boschi della Toscana: le mete d’acqua dolce (e dolcemente gelata) scelte anche dai vip
L’alternativa alla spiaggia? I tuffi gelidi tra colline e montagne. Anche Chiara Ferragni ha scelto una piscina naturale nell’Alta Versilia
La bagnante più famosa, quest’estate, è stata Chiara Ferragni. Che, a luglio, nel mezzo della solita vacanza glamour in Versilia, tra cene stellate e shooting in spiaggia, ha scelto di farsi un bagno alternativo, in un posto altrettanto alternativo, in mezzo al bosco. Una sorpresa? Non per chi conosce bene la Toscana e sa che è ricca di questi paradisi rigeneranti, incastonati tra colline e montagne, meta di bagni “selvaggi” e di tuffi gelidi. Un’alternativa al caos della spiaggia, soprattutto in questi giorni ferragostani da bollino rosso.
Fiumi e balneabilità
Dimenticate la Senna e le polemiche sulla balneabilità. Qua stiamo parlando di fiumi e torrenti, ruscelli e fiumiciattoli, dalle acque cristalline che, nel tumultuoso rovesciare verso valle, ogni tanto trovano riposo fra i sassi, formando polle, o piscine naturali, con cascatelle e lisci scivoli muschiosi. L’acqua è fresca, i dintorni ombreggiati, l’aria profumata di foglie. Un paradiso. Va precisato che sulle acque interne, il suggello di balneabilità rilasciato dall’Arpat riguarda solamente cinque laghi – il lago di Bilancino e i laghetti dei Renai (Firenze), il lago Braccini (Pontedera), il lago dell’Accesa (Grosseto), il laghetto Calidario (Livorno) – e diverse porzioni di fiumi. L’elenco completo è sul sito di Arpat. In molti fiumi e fiumiciattoli, invece, le analisi non vengono fatte. Ciò non significa, però, che l’acqua non sia pulita. Tra i primi fan dei fiumi c’è il presidente della Regione, Eugenio Giani, che più volte si è fatto fotografare in acque dolci, l’ultima a Pratovecchio Stia, alle sorgenti dell’Arno.
Cascate di Malbacco
Dicevamo di Chiara Ferragni. L’imprenditrice digitale ha scelto la piscina naturale delle meravigliose Cascate di Malbacco che formano il Pozzo della Madonna, nel cuore della Val del Serra, in Alta Versilia. Ci si arriva attraverso un sentiero oppure risalendo il fiume. All’arrivo vi accoglie un paradiso con acqua fresca - e rinfrescante - e, intorno, pace. Un posto conosciuto da chi fa trekking ma, c’è da scommetterci, dopo Chiara diventerà ancora più famoso.
Stretti di Giaredo
Canyon in Lunigiana? Sì, sono gli stretti di Giaredo, vicino a Pontremoli (Massa Carrara). L’acqua è cristallina e scorre tra due pareti rocciose alte oltre 50 metri, scavate dal torrente Gordana. Non è facilissimo arrivarci (consigliata l’escursione guidata), ma ne vale la pena: sarete accolti da piccole cascate e da una serie di piscine naturali di acqua gelida. Oltre a sapere nuotare, è bene indossare la muta.
Masso delle Fanciulle
Lo chiamano "il mare della Valle". Il Masso delle Fanciulle tra il comune di Pomarance e quello di Volterra, si trova nella Riserva naturale "Foresta di Berignone", in un tratto balneabile del fiume Cecina. Vi si arriva da un facile sentiero, alla fine del quale si forma un’ansa. Il lago, circondato da spiaggette e cascatelle, è incastonato tra due faraglioni, il famoso Masso, detto "delle fanciulle" perché, vuole la leggenda, alcune fanciulle vi si gettarono preferendo annegare piuttosto che cedere a un nobile.
Strette di Cocciglia
Una delle destinazioni più care agli amanti del wild swimming (bagni selvaggi) è la Val di Lima nel cuore dell’Appennino tosco-emiliano. Il torrente Lima nasce a mille metri vicino al passo dell’Abetone che divide Toscana ed Emilia-Romagna. Nel versante toscano, cercando lo sbocco al mare, a San Marcello Piteglio curva verso ovest ed entra in provincia di Lucca.
Proprio il percorso fino a Bagni di Lucca è puntellato da spiagge di ciottoli e pozze profonde. La scelta dipende dai gusti. Comodo è l’accesso dal paese di Popiglio, dove un sentiero scende verso il Ponte di Castruccio e la sua ampia spiaggia di sassi. Per chi invece ama la vertigine, la meta non possono che essere le Strette di Cocciglia, una forra immersa nel bosco dove il fiume si colora di tutte le sfumature del blu e raggiunge profondità inconsuete. L’acqua è freddissima ed è consigliata la muta. Non è un posto selvaggio, anzi. Qui sorge il Canyon Park, un parco avventura. Che tuttavia può rivelarsi interessante con le sue attività outdoor, compresa la canoa.
Il torrente Ente
Scendendo a sud, tra le più belle destinazioni d’acqua dolce c’è un gioiello nascosto sulle pendici del Monte Amiata (Grosseto). È il torrente Ente, che scorre a valle dell’antico borgo di Montegiovi. Un facile percorso nel bosco conduce a una serie di piscine naturali dall’acqua gelida, che i locali chiamano Pozzino. L’accesso è libero, ma si può anche affidarsi a guide escursionistiche, come ad esempio quelle di Terramare, per non limitarsi a un bagno, ma dedicarsi al torrentismo.
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